3 libri per la propria rivoluzione

“La sedentarietà è il solo peccato contro lo spirito santo”.

Eppure il genere umano, noi tutti, in un modo o nell’altro non riusciamo a staccarci dalle nostre facili conclusioni sull’andamento della vita sociale e individuale.

Allora per emanciparci, per riacquistare un sano spirito di presenza reale dell’essere dobbiamo nutrirci di parole adatte, esplosive, che riescano a provocare una reazione – allergica oppure assuefacente – a uno spirito combattivo, libero e pronto. Rintaniamoci in un luogo sicuro da dove uscire rafforzati, in fondo “murarsi in sé stesso è una delle prime saggezze, istintive della gravidanza intellettuale”

IO SONO DINAMITE (Piano B edizioni e di cui stiamo arbitrariamente utilizzando i virgolettati) è uno dei nostri tre libri esplosivi. Qui Nietzsche pone l’accento sull’unico soggetto capace di essere analizzato, speculato e compreso: lui stesso.
Nel farlo offre una panoramica spaventosa di idee che dovremmo fare nostre e rigurgitare su ogni orrore quotidiano che ci si para dinanzi, cancellandolo con l’acidità corrosiva del peso dei significati. Ragionando con lui attualizziamo le sue parole e scambiamo lo sguardo affaticato con uno rinnovato: “tutti i problemi della politica, dell’ordine sociale dell’educazione sono stati completamente falsificati” quindi noi, come lui dobbiamo avere “la più alta finezza per scoprire tutti i segni degli istinti sani”. Il problema è dove si nascondono questi istinti? Dove si annidano. In questo piccolo e terribile libretto, Nietzsche imbonisce, trasgredisce si/ci parla addosso e ammalia con il suo rumoroso pensiero al vetriolo e sottende un percorso che noi continuiamo con un altro testo della casa editrice pratese: IL CREDO DELL’UOMO LIBERO di Betrand Russell.

Qui – con le dovute distanze e differenze – aggiungiamo un altro tassello alla rivoluzione interiore che ci auspichiamo riuscire ad affrontare e a improntare, perché “La maggior parte degli uomini trascorre la vita senza porsi molte domande, accettando le credenze e le pratiche correnti, pensando che il mondo sarà loro alleato se solo non vi si opporranno” e questo, mai come oggi, non è più possibile.
Il filosofo e matematico ci pone davanti a un dato inoppugnabile, alla necessità di un’emancipazione dell’uomo dalla mediocrità che lo circonda e lo permea, che lo rende infimo, maldestro nella sua “malignità”, che lo distrae da un bene superiore, intellettualmente superiore (“In questo risiede la vera libertà dell’uomo: nella determinazione ad adorare solo il Dio creato dal nostro stesso amore per il bene, a rispettare solo il cielo che ispira i nostri momenti migliori”). Una rivoluzione umana necessaria perché troppo spesso “Lottiamo contro il peso di un universo intero, incurante delle nostre speranze e delle nostre paure” e abbiamo bisogno di diventare noi stessi un universo di anti-materia nullificatrice. Una creazione nella creazione.

Difficile? Moltissimo, perché di super uomini ne abbiamo bisogno di continuo , come dice G.B. Shaw in MANUALE DEL RIVOLUZIONARIO ([l’uomo] “non manca mai di una schiera di idoli che altro non sono se non finti Superuomini”) e senza ci si deve attrezzare come ingegneri sociali ed elevarsi a deus ex machina dello spettacolo evolutivo della specie umana, dalla cultura e istruzione fino alla vera comprensione dello stato politico e della sua necessità di un’arte pura che sappia ripulire le macchie terrene. Manuale indiscutibilmente affascinante che chiude questo nostro piccolo tragitto in noi stessi, che professa la fede nell’uomo nonostante l’uomo, nonostante la becera mercanzia della globalizzazione dell’informazione, della letteratura e della cultura.

Un uomo capace. Capace di fare grazie alla concretizzazione del proprio pensare.

Buona scelta
IBD
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