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40 ANNI DI PROG: "Collage" - Le Orme

Creato il 31 gennaio 2011 da Scrittoreprogressivo
Puntina sul vinile. Bastano subito poche note di organo - ribattute presto dal basso - per esclamare: "Ci siamo!". Dove? Ma dentro al progressive italiano. Così inizia Collage, titolo dell'album e della traccia d'ingresso. E' rock ma anche "classica", grazie all'interludio scarlattiano tratto dalla Sonata K380. Un trio compatto: le tastiere di Tony Pagliuca, il basso e la voce di Aldo Tagliapietra (sovente impegnato anche alla chitarra) e la batteria di Michi Dei Rossi. La critica dell'epoca li assimila ad una versione tricolore degli Emerson Lake and Palmer, ma non è così: la cifra melodica prevale rispetto a qualsiasi manifestazione tecnica e Collage racconta ancora oggi questa attitudine attraverso ballate come Era Inverno, Immagini e Morte di un fiore. Ma Le Orme sanno pure spaziare lungo varchi improvvisativi di tutto rispetto, appena innescano lo sviluppo di composizioni ariose quali l'indimenticabile Cemento armato e la strumentale Evasione totale. Sintesi suprema di questo lavoro, l'evergreen Sguardo verso il cielo ideale "collage" di riff rock e prospettive sinfoniche, in vista di quei successivi e mirabili sviluppi che troveranno concretezza in Uomo di pezza e Felona e Sorona. Da non tralasciare la demiurgica regia sonora di Gian Piero Reverberi.

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