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5 cose nuove in serie A (più una)

Creato il 06 agosto 2015 da Aplusk

5 cose nuove in serie A (più una)Mancano ormai pochi giorni all'inizio della prossima serie A, ma è già il momento di fare alcune considerazioni per arrivare preparati come si deve ai blocchi di partenza del campionato italiano 2015/2016.
Diciamocelo, la noia che dominava le sessioni di mercato degli ultimi anni sembra acqua passata, per la prima volta dopo anni di depressione economico/finanziaria, la serie A sembra essersi risvegliata dal torpore in cui era ripiombata.

I dati che sto per darvi cresceranno sicuramente entro la fine di questa finestra, eppure i 407,05 milioni di euro spesi fin qui dai club del nostro calcio testimoniano un'inversione di tendenza netta: l'anno scorso al termine della sessione estiva il dato faceva registrare 345,6 milioni di euro sborsati. Siamo già andati ampiamente oltre.

La Juventus non avrà più Tevez, Vidal e Pirlo, tre pezzi da novanta praticamente insostituibili, ma ha già inserito in rosa Khedira, Dybala, Mandzukic, Rugani e Zaza su tutti. Il club ha fatto benissimo a portare comunque avanti una restaurazione inevitabile, senza farsi travolgere e trasportare dalla riconoscenza eccessiva che, a volte, regna nel calcio e che spinge le società a farsi carico di ingaggi pesanti e giocatori bolliti; anche se non è questo il caso. La Juve rimane la favorita, ma questa volta ci sono parecchie incognite che rendono più aperta e incerta la corsa al titolo.

La seconda cosa nuova in serie A è rappresentata dai numerosi acquisti di spessoreportati dal mercato. Se la Juventus ha sempre speso, e bene, nelle ultime stagioni, lo stesso discorso non può essere fatto per Milan e Inter, ad esempio. Ci sono Carlos Bacca, Luiz Adriano, Bertolacci emblema del nuovo corso milanista che è tornato a spendere e investire, Kondogbia, Murillo, Miranda e Jovetic, a dimostrazione che Thohir ha energia economica a sufficienza e ha deciso di metterla al servizio di Roberto Mancini. Poi Dzeko, Salah (e Gerson, da gennaio) per la Roma, il Napoli di Sarri con Valdifiori, Allan, Chiriches... , Suarez alla Fiorentina, e via dicendo. Non posso citarli tutti, serva per rendere l'idea del profondo restyling in corso.

Altra novità in serie A, i cinque cartellini gialli. Semplificando, dopo le numerose spiegazioni, anche contorte, apparse su giornali e portali, la regola è molto semplice: per tutti i campionati dalla Serie A alla D, la prima squalifica per somma di ammonizioni scatterà con il quinto cartellino giallo e non più dal quarto, come avveniva invece lo scorso anno. Questo a seguito della modifica dell'articolo 19 comma 9 del Codice di Giustizia sportiva in materia di sanzioni. In caso di recidiva poi, dopo la quinta ammonizione, la successione delle squalifiche proseguirà dopo altre cinque ammonizioni, poi quattro, tre, due e una ammonizione.

Il Milan con Bee e Mihajlovic segna una spaccatura col passato e il diktat classico de "il Milan ai milanisti". Il tecnico è addirittura un retaggio interista, con la differenza della gavetta - da vice all'Inter, poi Bologna, Catania, Fiorentina, Serbia e Sampdoria - rispetto ai vari Seedorf e Inzaghi che avevano saltato il cursus honorum prima di sedersi sulla bollente panca di San Siro. Bee ha portato denari e acquisti, si è tornati a investire come non si faceva da tempo, ci sono progetti di rilancio del brand con il mirino puntato al mercato asiatico e uno stadio di proprietà nuovo di zecca che, prima o poi, vedrà la luce.

Le neopromosse Carpi, Frosinone e Bologna, ciascuna con la sua storia e la curiosità di scoprire quale sia il reale valore nel banco di prova della serie A. Parliamo di rose con un valore di mercato che oscilla dai 24,7 milioni del Frosinone ai 37,2 milioni del Carpi. Prendete uno qualsiasi dei più forti attaccanti presenti oggi in Italia, valgono quanto l'intera rosa di una neopromossa.

Il ritorno delle sette sorelle? La definizione giornalistica in voga tra anni novanta e inizio anni duemila, stava a indicare le sette squadre più forti del calcio italiano; erano: Milan, Inter, Juventus, Parma, Lazio, Roma e Fiorentina. Sostituiamo il Parma con il Napoli e il gioco potrebbe essere fatto.

Da quanto tempo l'élite della serie A non vedeva squadre con questo potenziale, tutte estremamente competitive, rinforzate e ugualmente in grado (sulla carta) di competere per i primissimi posti. La Juventus cercherà di fare la parte della sorella maggiora. Ci riuscirà?


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