5 libri che mi hanno fatto compagnia in viaggio

Shantaram di Gregory David Roberts

La storia (tratta da eventi accaduti realmente) di un rapinatore ed eroinomane australiano, evaso dal carcere di massima sicurezza di Pentridge, per rifugiarsi in India, per oltre 10 anni. Il libro (un bel mattone) racconta le avventure  di Roberts nella sua vita tra gli slum, dal suo contributo alla comunita` come dottore, ai rapporti con la mafia indiana, all’ingresso in guerra, il tutto sotto falso nome. Shantaram e` una storia incredibile, che aiuta a capire l’India e fa riflettere in diverse parti sul significato della vita. I diritti d’autore sono stati comprati da Johnny Depp, presto sara` un film.

I Vagabondi del Dharma di Jack Kerouac

Considerato il seguito ideale di “On the road”, I Vagabondi del Dharma narra le avventure di Ray Smith (Jack Kerouac) in eta` adulta. Il libro focalizza sull’introduzione al Buddhismo da parte di Japhy Ryder a Ray, e di come questa filosofia si applichi agli ideali della vita per strada, on the road appunto. Un riavvicinamento alla natura da parte di Kerouac, con numerosi episodi di vita di montagna, dall’introduzione all’alpinismo fino ai mesi passati a fare il volontario come guardia forestale sul Desolation Peak, a Washington. Interessante il confronto della vita nella natura e quella di citta`, tra jazz club e feste alcoliche.

Someone like you di Roald Dahl

Roald Dahl e` quello della Fabbrica di Cioccolato, che prima di dedicarsi alla narrativa per bambini, scriveva brevi storie ricche di suspance. Someone Like You e` una raccolta di queste storie, un libro che scorre veloce, non troppo impegnativo, ma allo stesso tempo geniale, in cui ognuno dei diciotto brevi racconti riesce a stupire con un finale inatteso. Tra i migliori “Skin” in cui un uomo si rende conto di avere un’opera d’arte tatuata sulla schiena e considera di vendere la propria pelle, e “Lamb to the Slaughter” in cui la moglie che ha appena ucciso il marito, da l’arma del delitto in pasto agli investigatori.

Il mondo nuovo di Aldous Huxley

Un classico, un racconto distopico scritto negli anni ’30, che descrive il mondo in un futuro prossimo, in cui viene sviluppata una tecnologia della riproduzione e ai membri della societa` viene affidato il loro ruolo fin dalla nascita. Una perdita controllata degli ideali e di ogni iniziativa personale, alimentata dalla soma, la droga legale utilizzata per mantenere il popolo sotto controllo subisce una frattura quando a John il Selvaggio vengono aperte le porte a quella che e` considerata la civilta`. Molto attuale anche a 80 anni di distanza, e pensare che Huxley ha scritto questo libro quando, nel 1931, viveva in Italia, sara` un caso.

Qualcuno volo sul nido del cuculo di Ken Kesey

Un altro racconto scritto nel periodo Beat che spiega il funzionamento (o malfunzionamento) dei manicomi in america negli anni ’60. La storia e` narrata dall’enorme Bromden, un indiano d’America che da anni finge di essere sordo-muto, che racconta l’ingresso di un elemento scomodo nell’istituto, il ribelle McMurphy, che ha finto l’insanita` mentale per sfuggire alla prigione. Il libro e` divenuto un famoso film con Jack Nicholson nel 1975, ed e` nella classifica dei 100 migliori romanzi in inglese dal 1923 al 2005.