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5 Motivi per NON comprare i giochi Wii su Wii U

Da Videogiochi @ZGiochi
di Michele Lerda

A scanso di equivoci è bene precisare che A ruota libera è una rubrica strettamente personale e non vuole in nessuna maniera dare un’opinione a nome di Z-Giochi, questo è semplicemente il mio spazio in cui esprimo un mio pensiero, o come in questo caso i miei dubbi. Io, come molti altri giocatori, ho accolto con grandissimo piacere la release di numerosi giochi Wii per il mio povero Wii U, console che esclusi gli ultimi mesi era rimasta seppellita dalla polvere. Come offerta di lancio sul negozio online è stato messo Super Mario Galaxy 2, uno tra i titoli più importanti della scorsa generazione, e visto il prezzo vantaggioso l’ho preso, ma dopo circa un’ora di gioco ho già avuto modo di pentirmene. In altre occasioni mi sono trovato ad esprimere il mio disappunto verso la Nintendo, probabilmente perchè sono più legato alla casa di Kyoto che alle sue concorrenti. Oggi occupo di nuovo il vostro tempo con quelli che secondo me sono cinque motivi che rendono l’acquisto di Super Mario Galaxy 2 e di tutti gli altri giochi Wii che verranno rilasciati in Digital Delivery non degni del nostro denaro.

Ciao Nintendo, questo è il 2015

1 - Controller

La combinazione Wii remote e nunchuk verrà ricordata nella storia come uno dei sistemi di controllo più scomodi ed imprecisi mai creati. Guardando la realtà con un minimo di occhio critico è impossibile negarne il fallimento, le famose implementazioni al gameplay non sono mai avvenute, e il sistema di mira ha funzionato a dovere solamente durante i video promozionali. L’aggiunta del dispositivo plus risolveva leggermente i problemi, ma non riusciva a risolverli del tutto e comunque essendo un add-on non ha mai trovato pieno spazio sul mercato. Qui non voglio certo impedire a Nintendo di vendere i suoi accessori, ma mi aspetto che non mi obblighi a comprarli, in quanto sono del tutto opzionali. Il Wii remote e nunchuk su un gioco come Super Mario Galaxy 2 o Donkey Kong Return sono assolutamente opzionali, non aggiungono niente all’esperienza di gioco che infatti è pienamente godibile con il classic controller. A Nintendo sarebbe costato veramente pochissimo rimappare i tasti per far sì che fossero utilizzabili anche i controller del Wii U, scelta che non è stata fatta unicamente per motivi commerciarli. La spiegazione ufficiale per giustificare l’impossibilità di usare il paddone ed il pro controller recita: “Quando il Wii U entra in modalità Wii diventa una Wii vera e propria!”. Questa  una delle scuse peggiori di sempre, per fare in modo che i controller vengano riconosciuti basterebbe un semplice driver, il mercato è pieno di controller creati da third party che funzionano perfettamente con il Wii, sarebbe grave se Nintendo non fosse realmente in grado di far funzionare i suoi dispositivi con le sue console. Inoltre la frase non è neanche del tutto vera, i giochi Wii possono essere utilizzati usando lo schermo del paddone al posto della Tv, cosa che ovviamente non era tra le funzionalità originali della console. Non siamo di fronte a giochi come Guitar Hero o Donkey Kong, dove l’acquisto dei controller era prima di tutto opzionale, ma quantomeno giustificato; qui sarebbe come chiederci di giocare ai retrogame dello SNES utilizzando solo il classic controller, cosa che nessuno accetterebbe. La scelta di utilizzare un pad scomodo come Wii remote e nunchuk è dettata unicamente da fini commerciali e almeno per me danneggia l’esperienza di gioco, quindi non la accetto.

2 - Grafica

La questione grafica è un po’ controversa, il Wii era una console tecnicamente debole e anche nel suo massimo splendore i titoli first party parevano essere una generazione indietro se paragonati a quelli della concorrenza. Oggi tale risultato risulta ancora più evidente, Nintendo poteva fare qualche semplice aggiustamento per sistemare la situazione, cosa che ovviamente non è avvenuta. Da anni su PC c’è un progetto amatoriale che permette di giocare ai giochi per Wii a condizioni migliori di quelle offerte dalla console natia, ad una risoluzione migliore e un framerate più alto. Chi sa di cosa parlo sa bene che per ottenere tale risultato è necessario un hardware decisamente performante, negli anni alcuni problemi non sono stati risolti, ma se un lavoro del genere sono riusciti a farlo un gruppo amatoriale e autofinanziato, perché non può darcelo anche Nintendo che ha più disponibilità economica e più programmatori? La risposta rientra di nuovo in una mera questione commerciale, mettere una rom sullo store senza preoccuparsi neanche di adattarne l’aspect ratio, cosa fatta con i giochi SNES, costa meno che fare anche un semplice lavoro di upscaling. Inoltre i giochi con la grafica nativa non creano un grossa concorrenza nel caso di future riedizioni in HD, come The Legend of Zelda: The Wind Waker.

3 - Prezzo

Il prezzo di questi giochi è conveniente solamente durante la settimana di lancio, quando c’è uno sconto del 50% e costano circa 10€, sul futuro ho qualche dubbio. Escluso Metroid Prime Trilogy, titolo quasi introvabile se non a prezzi esorbitanti, Super Mario Galaxy 2 e Donkey Kong Return sono disponibili nella edizione economica Select in praticamente tutti i centri commerciali e negli store online. L’edizione fisica di questi giochi viene venduta a 5€ in più rispetto a quella digitale, qui ci troviamo davanti a due condizioni. Chi non possiede un Wii dovrà obbligatoriamente comprarsi anche un controller che ancora viene venduto a prezzo pieno. Su Amazon, e idem tutti gli altri store salvo offerte, il Wii remote costa circa 50€ a cui bisogna aggiungere altri 20€ per il nunchuk e altri 10€ per la sensor bar. Sostanzialmente sono 80€ solo di controller, poco meno del prezzo di vendita della vecchia console per poter utilizzare dei giochi che di euro ne costano 10. Di nuovo siamo di fronte unicamente a questioni di marketing visto che il contenuto hardware dei dispositivi non giustifica in nessuna maniera la cifra richiesta. La seconda condizione riguarda i giocatori che possiedono un Wii, quindi non avrebbero spese aggiuntive. Per loro il discorso è leggermente diverso, se si perdono il gioco durante la settimana di lancio, oltre che alle motivazioni collezionistiche hanno un motivo in più per preferire l’edizione fisica, questa la vedremo poco sotto.

4 - Digital Delivery

Il 12 settembre 2003 Steam, il più famoso e importante sito per il Digital Delivery, apriva i battenti, due anni dopo andava online Xbox Live Marketplace, nel 2006 abbiamo visto nascere il PlayStation Store, a dieci anni di distanza Nintendo ancora non è riuscita coprire il gap che la separa dalla concorrenza. Per ragioni incomprensibili l’infrastruttura che regge tutto l’eShop del Wii U e delle versione mobile presenta un problema enorme che gli sviluppatori non sembrano intenzionati a risolvere: account e giochi non sono collegati. È sempre bene ricordare come tutti i contenuti che scaricate sulla vostra console restano sulla console, vale dire che non potete scaricarlo per giocarci a casa di un amico e se il vostro Wii U si rompe tutto quello che avete comprato in versione digitale è perduto. Di fronte a queste condizioni assurde, la domanda se spendere 20€ per l’edizione digitale o 25€ per la copia fisica assume tutto un altro aspetto.

5 – Rispetto

I motivi ampiamente espressi poco sopra portano a una considerazione conclusiva di una certa rilevanza: il rispetto per noi giocatori. Nintendo come ogni società per azioni punta al profitto e prima ancora che ai sui acquirenti deve rispondere delle sue scelte all’assemblea degli azionisti, a cui importa che ci siano utili per loro e non come vengono raggiunti. Dalla sponda opposta ci sono io/noi giocatori, troppo vecchio per fare il fan boy ho la pretesa che se pago mi venga dato un prodotto/servizio che giustifichi il prezzo. Nonostante i proclami sulle grandi vendite il Wii U non se la passa bene, anche nel suo periodo migliore distribuisce la metà se non un terzo delle unità rispetto alla concorrenza e a fine generazione rischia di essere la home console che avrà venduto meno nella storia Nintendo. Oggi Iwata e soci sicuramente stanno offrendo esclusive di altissimo spessore, unite però a strategie di marketing atte a spremere al massimo i giocatori fedeli.

Nella polvere eri e nella polvere ritornerai

Arrivato alle conclusioni non è certo un caso se in tutto questo speciale, discretamente lungo, non abbia mai nominato la qualità intrinseca dei giochi proposti sullo store. Qualcuno potrebbe dire ”se non ti piacciono non comprarli”, io però do una risposta diversa perché i giochi mi piacciono e pure tanto. Oggi pomeriggio ho ricomprato Super Mario Galaxy 2, in edizione fisica e mentre scrivevo queste parole l’ho provato. Inutile spendere tante parole per spiegare quanto sia bello, però è ancora più bello giocato a 1080p e con il pro controller, device che funziona perfettamente sul PC con un piccolo driver amatoriale. Super Mario Galaxy 2, Donkey Kong Return e Metroid Prime sono dei capolavori, siamo davanti a giochi il cui level design è vicino allo stato dell’arte, quello che non trovo accettabile è il modo con cui ci vengono venduti. Il Wii U soffre, per svariati motivi, di una evidente carenza di titoli third party che colmino i buchi tra una grande produzione e l’altra, Nintendo a suo modo ha provato a colmare le lacune ma oggettivamente si tratta di un compito troppo grosso. Il risultato però danneggia prima di tutti noi giocatori che per stagioni intere abbiamo lasciato la console prendere la polvere. Per il 2015 la situazione sembra voler seguire il trend dell’anno appena concluso, con un paio di grosse uscite tra sei mesi, ma nulla che possa realmente colmare i mesi che ci separano da esse. L’uscita di questi giochi in formato Wii poteva essere una buona soluzione se presentata in maniera più accettabile, cosa che non è avvenuta. Personalmente io non sono disposto ad accettare compromessi imposti dall’esigenza di monetizzare il più possibile il mio divertimento. 

5 Motivi per NON comprare i giochi Wii su Wii U


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