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5 ragioni per cui si dovrebbe spendere almeno un anno all’estero

Creato il 21 novembre 2015 da Koalalondinese @farego
5 ragioni per cui si dovrebbe spendere almeno un anno all’estero

So quello che molti di voi staranno pensando: ma io sto tanto bene a casetta mia! Oppure, ma chi me li da i soldi per farlo? Oppure, ma (inserisci qui la ragione) per farlo!
É verissimo tutto. Giá, perché evitarsi un anno zeppo di cambiamenti, di nuove scoperte, avventure, amicizie e nuovi limiti da lasciarsi dietro le spalle?!

Anche io fino al 2010 la pensavo esattamente come voi. Accampavo tutte le scuse del mondo, come: ma chi me li da i soldi? Sono troppo vecchia a 30 anni per farlo! Ho paura, mi accadrá questo e quello! E se poi me ne pento? E se poi va male? Aspetto un altro anno e vedo se mi passa! Aspetto tempi migliori! Apetto di avere piú soldi!

E intanto il tempo passava, nulla cambiava, anzi peggiorava, e io mi sentivo come se mi avessero di colpo infilato un abito tg 38, io che porto la 50!

Alla fine ho fatto il salto e sono andata a "testarmi" sul campo.

Quando consiglio di farsi almeno un annetto all'estero, non sto dicendo tramite Erasmus o universitá, magari pure mantenuti di tutto punto. Sto dicendo di viaggiare, di girare, di vivere come un local, e sí, lavorando pure!

Lo so che alcuni di voi staranno storcendo la bocca, ma credetemi un conto é studiare e vivere la vita da studente con tutti i suoi lati belli e divertenti, un conto é partire da zero e crearsi qualcosa. Partire da zero e cercarsi una casa, una stanza, un lavoro, vivendo ogni santo giorno tutti gli alti e bassi della impresa.

Non ho nulla contro chi studia all'estero, é cosa buona e giusta, ma a mio avviso non é paragonabile all'andare a vivere a Parigi, New York, Mosca, Londra, Vienna o Dubai che sia, e trovarsi da soli lavoro e casa, vivendo al 100% quotidianamente come un local. Ovvio che questo discorso appena fatto, non vale per chi studia e lavora.

Dunque ora vi elenco 5 punti sul perché secondo me, un annetto all'estero puó giovare non solo a voi stessi, ma anche alla vostra carriera.

Ma ora bando alle ciance e affrontiamo questi 5 punti!

5 ragioni per cui si dovrebbe spendere almeno un anno all’estero

    questo articolo é frutto delle mie esperienze.

Forgia il carattere

Eh giá! Proprio perché devi partire da zero, perché devi trovarti una sistemazione abitativa, un lavoro pur che temporaneo o a lungo termine che sia, devi destreggiarti fra questioni burocratiche, e devi soprattutto immetterti e amalgamarti nel tessuto sociale ... tutto ció richiede oltre che una grande apertura ed elasticitá mentale, anche la questione del dover cambiare totalmente testa e sí, anche carattere. La Giada che é partita 5 anni fa é ormai totalmente cambiata, si é evoluta. Da timida impacciata, paurosissima di tutto e di piú, mi sono trasformata in una persona piú risoluta e soprattutto ottimista. Tutti gli scossoni di assestamento, oltre che al vero e proprio salto nel buio stesso, mi hanno resa piú forte e con una punta di orgoglio, anche saggia! Proprio perché non sei a casa tua, non hai le spalle coperte, non conosci tutte le regole del gioco e non hai soprattutto i tuoi parenti o amici dove rifuggiarti ad ogni no o schiaffo che prendi, ti cresce come dicono qui la famosa spina dorsale (to grow a backbone), e ti cresce in fretta, parola di Koala!

Boost alla tua carriera!

Non sto solo parlando del fattore che andando a vivere all'estero, acquisirai a livelli ottimali, la conoscenza di una nuova lingua che potrai poi giocarti in futuro. Ma appunto, inserendoti in un mercato lavorativo estero imparerai moltissime cose, perché ovviamente ci saranno dinamiche e modalitá diversissime da quelle italiane. Imparerai nuove skills, farai gavetta, in molti casi salirai velocemente di livello, e acquisirai maggiore sicurezza e valore. Io dico sempre che riuscire a penetrare e poi stabilmente lavorare in un mercato estero, é un punto di vanto, anche perché spesso gli inizi non saranno dorati e il mercato estero é davvero competitivo. Inoltre tutto ció che acquisirete, ve lo potrete poi un domani rivendere altrove.

Fa bene alla mente, al cuore e all'anima

Il dono piú bello e importante che un'esperienza all'estero ti puó regalare, é il multiculturalismo. É l'apertura mentale, é sentirti davvero cittadino del mondo, é il conoscere, lo scoprire e il comprendere nuove culture, usi, abitudini e farli poi pian piano tuoi. Il mondo é davvero un libro tutto da leggersi da cima a fondo, é davvero un inno alla diversitá che se vuole puó convivere pacificamente assieme, é un insieme di visi, posti, parole, suoni, immagini, colori, sensazioni, é un dono che vi porterete dentro di voi per sempre. Vivere all'estero, viaggiare per un lunghissimo periodo non é come visitare per un week end quella data cittá e dirsi oh ora conosco tutto di quella nazione! É una lenta danza di seduzione, un lento conoscersi, che vi cambierá totalmente.

Ti apri al cambiamento

Quando sono partita ero vittima delle mie stesse paure, ansie, blocchi e limitazioni. Accusavo il mondo intero di avermi messo in un recinto, quando invece mi ci ero chiusa io stessa con le mie scelte e credenze. Giá dopo un solo anno qui in UK, ho iniziato a pensare che sarei potuta andare oltre, altrove, viaggiare e viaggiare, senza mai fermarmi, e solo da due anni a questa parte ho iniziato davvero a lasciare sempre piú spesso UK per viaggiare e vivere per lunghi periodi altrove. É come una specie di droga, una volta che il recinto é aperto, tu sei fuori nelle infinite praterie della vita, pronto a fare, raggiungere, vedere, avere sempre di piú. Perché ti ripeti sempre che fatto 100 puoi anche fare 200, e dopo che arrivi a 200 pensi, ok ora faccio 300, e cosí via. Insomma vivi in una continua evoluzione.

Ti ricompensa!

Quando ti guardi indietro a tutta la strada fatta, all'ansia e paura scavalcata, alla scalata che ti sei fatto ... anche se magari le cose non sono andate proprio nel verso giusto, permane comunque quel senso di vittoria, di riuscita, di nonostante tutto ci ho provato e non sono rimasto sospeso sul chissá cosa sarebbe successo. In questi anni ne ho avute di ginocchia sbucciate, eppure ogni livido, ogni graffio, ogni stop, mi é servito per rafforzarmi, per capirmi, per lasciare andare via ció che non mi serviva piú, per rendermi migliore. Diciamo che l'estero mi ha lavorato come plastilina, e certo ancora c'é abbastanza da fare perché la vita stessa é una continua evoluzione, ma posso tranquillamente dire che sia io che l'estero ci siamo presi e dati a vicenda in modo equo e competitivo.

E questo é tutto!

5 ragioni per cui si dovrebbe spendere almeno un anno all’estero

Sir Koala ringrazia e saluta.

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