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54 anni fa, il cane Laika entrava nella storia

Creato il 03 novembre 2011 da Zonwu

cane Laika spazio

Il 3 novembre del 1957, esattamente 54 anni fa, il cane Laika entrava nella storia dell'astronautica diventando il primo animale ad aver mai compiuto un'orbita terrestre. Sfortunatamente, al suo attivo c'è anche il record di primo animale morto durante un'orbita attorno al nostro pianeta.
Laika non fu il primo animale a superare i confini della nostra atmosfera, ma fino al 3 novembre del '57 nessun altro animale aveva compiuto una vera e propria orbita terrestre: erano sempre stati eseguiti voli sub-orbitali, ad altezze non superiori ai 100 km sul livello del mare, quando una vera e propria orbita bassa (Low Earth Orbit) viene raggiunta ad altezze comprese tra i 160 - 2000 km.
Se alcuni di voi stanno rabbrividendo all'idea di inviare un animale a bordo di una navicella spaziale grande quanto una lavatrice, vorrei sottolineare il fatto che senza la serie di animali lanciati nello spazio l'essere umano avrebbe difficilmente raggiunto la Luna, e la Stazione Spaziale Internazionale sarebbe ancora alla fase progettuale.
Gli animali come Laika sono serviti per comprendere l'impatto su un essere vivente complesso di una missione in orbita bassa. Al tempo, alcuni scienziati ritenevano che fosse impossibile sopravvivere alle accelerazioni del lancio, all'assenza di gravità e al movimentato rientro nell'atmosfera terrestre.
Per poter stabilire quale fosse la realtà dei fatti, il primo animale che entrò ufficialmente in orbita attorno al nostro pianeta fu un cane, Laika, un randagio trovato per le strade di Mosca e assegnato, assieme ad altri due candidati, alla missione Sputnik 2.
La scelta di un cane randagio non fu casuale: i ricercatori russi credevano che un randagio fosse già in grado di sopportare temperature estreme e la fame per via delle condizioni in cui viveva. Laika al tempo pesava circa 5 kg, e aveva bene o male 3 anni. La sua razza non è stata stabilita con certezza, ma si ritiene sia stata un incrocio tra un husky e un terrier.
Per abituare Laika e i suoi due compagni alla permanenza all'interno della cabina dello Sputnik 2, i cani furono costretti a vivere in gabbie progressivamente più piccole per 20 giorni. Le condizioni di salute di Laika e degli altri due soggetti iniziarono a peggiorare: smisero totalmente di urinare e defecare, e il loro addestramento venne modificato allungando la permanenza nelle gabbie di grandezza intermedia.
cane Laika spazioI cani vennero anche sottoposti alla "centrifuga" per verificare la loro sopportazione all'accelerazione del razzo, e addestrati a nutrirsi di un gel, l'unico alimento che avrebbero potuto mangiare nello spazio.
La scelta del cane da inviare nello spazio fu per lo più basata sulle condizioni psicofisiche dei tre soggetti. Laika sembrava essere l'animale più in forma, e venne collocata all'interno della capsula Sputnik 2 il 31 ottobre 1957, tre giorni prima rispetto alla data della partenza.
Durante l'accelerazione del razzo, il ritmo cardiaco di Laika raggiunse i 240 battiti al minuto, contro i 103 della fase di pre-lancio. La temperatura della cabina, una volta in orbita, si assestò a 40°C per via di un malfunzionamento del sistema di regolazione termica. Il battito cardiaco di Laika si ridusse a 102 battiti al minuto dopo circa tre ore di assenza di gravità: era agitata, ma mangiava il gel nutriente.
Dopo 5-7 ore di volo, i segni vitali di Laika erano nulli. Non si ha la totale certezza di quale fu la causa del decesso di Laika: alcuni sostengono che possa essere stata uccisa dai russi con veleno mescolato al cibo, ma pare che la vera ragione della sua morte sia stato il malfunzionamento del sistema di regolazione della temperatura.
Quello che lascia pensare, e che ha fatto discutere molto in passato, è che la capsula Sputnik 2 non era stata progettata per il rientro nell'atmosfera, e che non era previsto alcun recupero di Laika. Avvelenata o morta di calore non fa molta differenza se non è previsto alcun piano di rientro dell'astronauta.
Basti pensare che lo Sputnik 2 si è disintegrato (come da programma) cinque mesi dopo il lancio, dopo 2.570 orbite. La quantità di cibo non era affatto sufficiente alla sopravvivenza di Laika per cinque mesi, e la capsula non aveva alcuna schermatura termica in grado di farla resistere alla frizione con l'atmosfera.
Nel 1998, dopo il crollo del regime sovietico, uno degli scienziati del programma Sputnik 2, Oleg Gazenko, espresse il suo rammarico per il trattamento che fu riservato a Laika: "Lavorare con gli animali è fonte di sofferenza per tutti noi. Li trattiamo come bambini che non possono parlare. Più il tempo passa, più mi dispiace per Laika. Non avremmo dovuto farlo...Non abbiamo imparato a sufficienza da questa missione per giustificare la morte di quel cane".
Laika è ora un'eroina dell'astronautica, con tanto di placca commemorativa e statua a Star City, la città russa per l'addestramento di astronauti. Ma l'aver appreso poco o nulla dal suo sacrificio lascia l'amaro in bocca, se non altro per l'incredibile opportunità di far rientrare sulla Terra un animale vivo, traguardo ancora non raggiunto al tempo del lancio.

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