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6^ di Serie A, da Rocchi a Ferrero: top e flop

Creato il 06 ottobre 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

Ecco il nostro pagellone della 6^ giornata di Serie A.

Voto 1 a Rocchi. Il decimo arbitro al mondo perde il controllo della partita già alla mezz’ora del primo tempo e, da lì in poi, è one man one show. Due rigori dubbi concessi alla Juve, sette cartellini gialli e tre espulsioni, compresa quella del “violinista” Garcia. I bianconeri vincono per 3 a 2 e quello che è successo nei 90 minuti prima del fischio finale è oramai il passato, ma che, inevitabilmente, farà storia. Corsi e ricorsi storici.

Voto 2 alla meglio gioventù di Morata e Manolas. Uno entra con il piede a martello, l’altro affronta a muso duro lo spagnolo.

Voto 3 all’ennesimo flop del Sassuolo. Ai neroverdi non basta il ritorno di Berardi, autore di una doppietta, per evitare la terza sconfitta in campionato. L’attacco della squadra è di tutto rispetto, ma la difesa è un colabrodo.

Voto 4 al Palermo. Iachini gioca col fuoco, anzi con Zamparini. Non svegliar can che dorme.

Voto 5 al Parma che completa le ultime tre posizioni della classifica di Serie A. I crociati hanno subito una preoccupante involuzione rispetto allo scorso anno e il dato più eloquente è di certo quello dei 16 gol subiti, la peggior difesa del campionato.

Voto 6 a Mazzarri. Nel ruolo di “prefica” nessuno lo batte, ma, nel ruolo di allenatore, ci hanno pensato Cagliari e Fiorentina, con sette gol subiti in due gare.

Voto 7 alla vittoria del Napoli. Nel gioco, non ci siamo ancora, ma la cosa più bella della serata è sicuramente il pianto liberatorio di Insigne dopo il gol del pareggio.

Voto 8 ai gol di Babacar e Cuadrado. Due perle che illuminano di viola la domenica sera, regalando i tre punti a Montella.

Voto 9 al capocannoniere della Serie A, Tévez. Al di là delle polemiche, l’argentino dimostra la sua affidabilità per il secondo anno consecutivo.

Voto 10 al terzo posto della Sampdoria. Ferrero sta oramai rubando la scena, ma non bisogna dimenticare il lavoro “sporco” di Mihajlović ed i tre gol di Manolo Gabbiadini.


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