Se dico Sylvester Stallone a cosa pensate? Lo so, a Rocky, a Rambo, ad Adriana, forse a Living in America di James Brown e magari pure al Planet Hollywood, la catena di ristoranti di sua proprietà in società con Schwarzy e Bruce Willis.
Ma chi negli anni Novanta era una ragazzina come me e leggeva Ciak, ha un’altra idea di Stallone. Intendiamoci non l’ho mai considerato un sex symbol, sono sempre stata più attratta dal principe di Galles che dal macho tutto muscoli, ma diciamo che gli sono affezionata per avermi aperto nuovi orizzonti.
Sì perché nel gennaio del 1994 Ciak pubblicò un servizio su Demolition Man, il suo ultimo lavoro in uscita al cinema, corredato di numerose foto dell’attore in versione nudo integrale. Diciamo che da quell’intervista ho appreso che non ci sono limiti ai doni che la natura può dare. E’ da lì che ho capito che nella vita si può avere sempre di più!
Cercando su internet sono rimaste ben poche tracce delle foto di cui parlo, pare che Sly abbia querelato il giornale per averle pubblicate, il che mi sembra assurdo perché l’attore non è stato paparazzato con un teleobiettivo mentre passava dal bagno al guardaroba nel segreto della sua cameretta, ma era evidentemente in posa sul set.
E allora perché ti sei fatto fotografare, dico io? Vabbè, comunque noi lo ringraziamo perché per una volta ci è stato offerto del sano spettacolo di nudo maschile, dando anche a noi giovani e virginali virgulti femminili un’idea di ciò che l’altro sesso può offrire, invece delle solite ipersdoganate tette-chiappe per il solo divertimento del pubblico maschile.
E scherzi a parte, pochi giorni fa è girata la notizia della morte dell’attore, una bufala fortunatamente, quindi approfitto di questo spazio per augurare a Sly ancora molti e lunghi anni felici.
Sylvester Gardenzio Stallone è nato a New York il 6 luglio 1946 sotto l’esagerato segno del cancro.
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