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6 maggio 1976 - La notte dell'Orcolat

Creato il 06 maggio 2011 da Rebecca79
Buongiorno a tutti, oggi 6 maggio 2011 qua in Friuli è il giorno della momeria per il tragico terremoto che colpì la mia regione in modo disastroso. Sono passati 35 anni ma nella zona in cui vivo e nei paesi limitrofi è ancora forte il ricordo di quel giorno...io ancora non c'ero ma i racconti delle persone che lo hanno vissuto mi ha sempre emozionata...queste sono alcune immagini della chiesa di Majano, il mio paese.
6 maggio 1976 - La notte dell'Orcolat
6 maggio 1976 - La notte dell'Orcolat"Gli orologi dei campanili e della stazione ferroviaria di Udine rimasero bloccati alle 21. (...) I danni maggiori e la quasi totalità delle vittime, circa un migliaio, sono dell'area collinare e pedemontana da Gemona a Forgaria del Friuli, da Venzone a Buja, da Tarcento a Majano e a Colloredo di Monte Albano. La scossa delle ore 21:02 era stata preceduta da una precedente delle 20:54, quasi un lieve tremito della terra, avvertito dagli strumenti sismologici e dagli animali. (...) Il sommovomento tellurgico eruppe in un forte boato e durò 55 interminabili secondi."


"Su una popolazione di 5242 persone, ci furono a Majano 130 morti, concentrati per la maggio parte in due grandi condomini in Via Udine e in Via Roma, nel capoluogo, a Ponteledra e a Casasola, ma in tutte le frazioni morti e feriti hanno mostrato il drammatico volto di questa calamità (...). Le fratture avvengono sempre in un punto interno della crosta terrestre, che viene chiamato epicentro. Per il terremoto del 1976 venne localizzato sotto il Monte San Simeone. (...) In Friuli si è parlato di terremoto sussultorio e rotatorio con una magnitudo di valore 7. Nella scala Mercalli, basata sugli effetti disastrosi del sisma si è calcolato il 9° grado."

"E' scattata subito la macchina dei soccorsi. Si sono dati da fare i superstiti, scavando tra le macerie a recuperare i corpi spenti e a salvare i sepolti ancora vivi. E' intervenuto l'esercito, si è fatta presente la polizia, i carabinieri hanno mantenuto collegamenti divenuti impossibili. Sono accorsi volontari e mezzi da tutta Italia e dall'Estero. (...) La vita nelle tendopoli non era certamente allegra, specie quando pioveva, ma la pazienza è saggezza. Infatti l'11 settembre il terremoto si risvegliò con una terribile scossa, ripetutasi il 15 dello stesso mese. Le vittime furono poche, ma questa volta fu colpito il morale della popolazione, la sua volontà, la sua speranza di una vicina rinascita."
(Majano tra le pieghe dei secoli, cenni storici di Domenico Zannier e Remigio Tosoratti, foto F.lli Di Leno)

Majano in modo particolare deve molto agli amici di Traversetolo, paesino della porvincia di Parma, e alla Croce Azzurra...grazie gemelli!
...per non dimenticare mai...

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