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60 giorni senza PC, cronache di un netgamer disperato

Da Lanta
60 giorni senza PC, cronache di un netgamer disperatoSono solo in questa stanza. Davanti a me, come penso possiate immaginare, nient'altro che un monitor... ma non è il mio. Questo schifosissimo CRT sembra quasi provenire da un'altra epoca, quando ancora io smanettavo da solo e le conoscenze informatiche in mio possesso erano solo frutto di un lungo e lento processo di apprendimento da autodidatta. E' un Internet Point, e mentre sto scrivendo un timer in alto a sinistra del monitor sta scandendo il passare del tempo, come per ricordarmi che più scrivo più pago. Uomo avvisato...Penso di non essere mai entrato in un Internet Point se non per fare qualche piccola LAN party "on the fly". Io, perito informatico, che già fin dalle medie mi nutrivo di pane e tecnologia... costretto ad entrare in un Internet Point! Questo genere di locali proprio non mi piacciono, indipendentemente dal fatto che siano grandi realtà piene di gente o piccole nicchie deserte come questa. La possibilità di essere spiato è elevata, e la tensione generata dalla paura di keylogger e screenshots non è da meno.
Il motivo di tutto questo? La Vodafone. Solitamente in tutti i miei viaggi e le mie trasferte sono sempre stato accompagnato dalla mia fedele compagnio smartphone, qualunque modello fosse, che ho sempre utilizzato in abbonamenti flat con connessioni UMTS o HSDPA. Questa volta la fortuna mi ha abbandonato, in quanto il massimo che riesco ad ottenere sono 5Kb al secondo, che non sono sufficienti neanche per aprire Google ad una velocità dignitosa ed umanamente accettabile. E' proprio in momenti come questo che rifletto e concludo che è triste essere in Italia; se fossi in un qualsiasi altro Paese europeo o negli States sicuramente potrei sfruttare una qualche rete wifi aperta e comunque qualsiasi connessione sarebbe qualitativamente migliore.
Bando alla ciance, andiamo a quello che devo dirvi e per cui sono qui. Ho avuto modo di leggere questo post di Inskin su Inside The Game, come lo definisce lui stesso un "breve resoconto di un’astinenza forzata da console casalinghe". Io, come avete già letto, sto vivendo una esperienza simile ma, essendo la realtà in cui vivo diametralmente opposta rispetto alla sua, ho anche idee diverse e prospettive differenti. Un netgamer senza PC è quasi come un macellaio senza carne da vendere, e proprio come in quest'ultimo caso quello che succede è che si dimentica tutto quello che si era prima al fine di inventarsi qualcosa di nuovo per andare avanti. Probabilmente il macellaio del mio tristissimo paragone si sarebbe rivelato un pescivendolo, io però non potevo proprio immaginare quello che sarebbe successo "staccando la spina".
Per riassumere quanto accaduto senza perdermi in troppe chiacchiere (il contatore del timer cresce minacciosamente a dismisura), vi elenco una serie di titoli da me completati al 100% a livello di difficoltà più difficile. Insomma, giochi "mastered".
  • Sonic & SEGA All-stars Racing
  • Mario Kart Wii
  • Super Smash Bros: Brawl
  • Super Mario Galaxy
Mi verrebbe voglia di scrivere SMG2 ma quello devo ancora finirlo. Il discorso è che, incredibilmente, a causa delle vacanze da FPS netgamer mi sono trasformato in un console gamer ed in un accanito utilizzatore di accelerometri e controller di movimento anche su cellulare. La scelta da parte di mio fratello di portare con sé la Wii in vacanza abbinata con la presenza di numerosi titoli interessanti per il mio smartphone (Samsung H1) si è rivelata quasi una tortura per me. Dopo spiaggia, piscina e serate fuori condite di divertimento... videogiochi!La cosa che mi sorprende di più è proprio il confronto tra la mia esperienza e quella del blogger di ITG. Lui si è ritrovato letteralmente insoddisfatto del PC e della console portatile, io invece mi ritrovo catapultato in un mondo quasi nuovo, che fino ad ora avevo considerato solo casual, e su cui senza alcun problema ho dominato. Lo definirei "easy hardcore". Insomma, finire la modalità Emissario del Subspazio al 100% con difficoltà Impossibile in qualche serata non è cosa da tutti.La domanda che mi pongo, adesso, è rivolta con uno sguardo verso il futuro. La mia skill, la mia precisione di puntamento... esistono ancora?Penso che dovrò aspettare ancora un po' per verificare questa affermazione, ma sono certo di non essere più il "Lanta" che ero prima dopo questo periodo di astinenza e alla conseguente mancanza di allenamenti quasi quotidiani. Dovrò riprendere la mano con il mouse e la tastiera... Una cosa è certa, l'idea che mi ero fatto delle console era sbagliata ma il risultato è comunque lo stesso e va a confermare un frammento della mia identità: non mi dà soddisfazioni giocare su console e finire qualche titolo sbloccando tutti gli achievement possibili immaginabili, io gioco su PC elevando all'ennesima potenza le abilità richieste per rimanere "tra i migliori". E soprattutto mi sono reso conto che giocare con una IA non è nulla se paragonato a qualche sano frag in compagnia.
[esisto ancora come avete potuto leggere, e quando torno mi piacerebbe postare qualcosa di interessante visto che sono successe tantissime cose. stay tuned]

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