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66. uomini

Creato il 01 novembre 2013 da Mavi
Se ascolti gli uomini sposati, dicono tutti la stessa cosa: in casa comanda mia moglie! Quando provi ad ascoltare le mogli ti dicono che non è vero, che è il marito che vuole essere comandato, che cerca chi gli organizzi la vita e gli dica cosa fare quotidianamente, che in realtà cerca una seconda mamma.Se ti fermi ad ascoltare gli uomini delusi, ti dicono che le donne sono tutte zoccole; le donne tradite dicono che gli uomini ragionano con il pisello. Una cosa è certa: le donne pensano molto più degli uomini e trovano sempre mille giustificazioni ai comportamenti propri e di chi hanno difronte, sono più complesse e più fantasiose. Gli uomini, dal verso loro, sono più categorici, o è bianco o è nero, ma davanti all'offerta di un corpo femminile perdono ogni certezza.In virtù di questa debolezza la donna delusa, che non ha una vita serena, si offre aspettando il primo acquirente e si concede fiera della propria conquista. Non sto parlando di donne fredde e calcolatrici, parlo di donne deboli, donne che si concedono al primo individuo di sesso maschile solo perché hanno bisogno di sentirsi dire belle parole e frasi fatte, inutili complimenti. Quanti profili troviamo su FB di donne apparentemente frivole, in attesa del cretino di turno? Quante volte davanti a foto provocanti di donne volgari abbiamo pensato: qui manca solo il prezzario ...Ma gli uomini? In tutto questo, gli uomini che ruolo hanno? Devo dire che non ho mai avuto grande stima dell'universo maschile, forse perché provengo da una famiglia al femminile, tre figlie ed una mamma lavoratrice, autonoma, quasi in tutto, quasi. Spesso mi chiedo qual è la funzione dell'uomo, qual è il ruolo nella famiglia?  Aldilà della funzione sessuale, cosa resta? Mio padre è stato un padre tradizionale ed ha sempre svolto un ruolo ben preciso, quello di uomo forte, che protegge, che rassicura, il buon padre di famiglia che si pone a scudo per proteggere i figli. Ecco, questa è l'immagine che ho dell'uomo: una barriera fisica, un ruolo tutto materiale e poco spirituale. Mi viene da pensare che l'uomo sia un essere così fragile, così vulnerabile. Se pensate alle relazioni sentimentali, una donna che non ne può più di un uomo lo lascia anche se non ha alternative, un uomo interrompe una relazione solo se ha un'alternativa, altrimenti, vive altre storie parallele che l'aiutano a sopportare la realtà. Ovviamente è una generalizzazione e, come tale, non è corretta, o meglio, è un'osservazione che non tiene conto delle dovute eccezioni, ma è comunque un comportamento abbastanza diffuso. Se guardo al mio passato, alle storie vissute o ascoltate, osservate, vedo uomini burattini e donne burattinaie. Anche io ho sofferto per amore, ma più che per amore alcune volte ho sofferto per rabbia, sì, per la rabbia di non essere riuscita a mandare a quel paese qualcuno prima che scomparisse.  Degli uomini, però, ho anche un'immagine tenera, di individui da proteggere, a cui dare sicurezza, a cui è necessario assegnare un ruolo di guida, per farli sentire importanti e rispettati ... forse però non è un'altra immagine, è sempre la stessa ... Insomma, vedo donne che si agitano, che si smontano e si ricostruiscono, che si spogliano, che per piacere si sottopongono a diecimila interventi di chirurgia estetica, ho davanti una vetrina di oggetti da ammirare e usare a piacimento e continuo a pensare che l'uomo sia il debole? Forse la donna lo è molto di più, forse è tutto molto più semplice e lineare, è la storia di sempre, i ruoli di sempre, dove c'è chi si vende e si svende e chi acquista, usa e getta via. E' più debole la donna che offre prestazioni sessuali in cambio di gratificazioni professionali o l'uomo che pur di godere di queste prestazioni si espone professionalmente e le dà ciò che chiede? Insomma, al mercato chi vince: il venditore o l'acquirente?Ma per fortuna ci sono anche altri mercati dove uomini e donne sono uguali ed il rispetto e la complicità la fanno da padroni, dove non conta l'apparire, conta l'essere, dove non c'è virtuale, c'è solo reale, dove non si vendono persone e prestazioni, dove ci si scambia esperienze ed i ruoli si invertono di continuo, dove conoscersi è arricchirsi e non servono belle parole, solo coraggio ...

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