Magazine Animazione

7 Domande per Emanuela Pacotto…

Creato il 31 gennaio 2013 da Omero81

intervistaOggi abbiamo il piacere di fare una chiacchierata con Emanuela Pacotto, (Bulma, Nami, Sakura ecc…), attrice e doppiatrice, voce di moltissimi personaggi dell’animazione Giapponese.

Grazie Emanuela per aver accettato questa intervista.

E’ sempre un piacere fare quattro chiacchiere fra amici che hanno passioni comuni.

1.Cosa ti piace di più del tuo lavoro di doppiatrice?

Che il lavoro non è mai ripetitivo. Che una giornata non è mai uguale all’altra. Che non sai mai quale nuova avventura ti aspetta da vivere e ogni turno di lavoro può essere una nuova sfida. Che puoi essere mille persone diverse senza rischi, che puoi tirare fuori il meglio e il peggio di te, puoi essere un angelo o il diavolo,  senza conseguenze. Che anche se ci vuole tanto impegno e tanta fatica mi regala soddisfazioni e divertimento.

2.Ci puoi dire come si svolge la giornata tipo di un doppiatore?

Non esiste una giornata tipo. Come doppiatori siamo liberi professionisti e non timbriamo il cartellino. Premesso che non ho la macchina (ma ho la patente) e viaggio coi mezzi, mi può capitare di avere un turno di doppiaggio, poi attraversare al volo la città per andare a fare una pubblicità, mangiando un panino in metropolitana e finire la giornata da un’altra parte per doppiare un videogioco. Oppure può capitare di avere due o tre turni di doppiaggio nella stessa sala e rimanere comodamente nello stesso posto per tutto il giorno o anche di avere solo una pubblicità nel pomeriggio e potermi quindi svegliare con calma, sistemare un po’ casa, andare a fare la spesa, cucinare… rispondere alle interviste…..

3.Che cosa pensi in generale dell’animazione Giapponese  (aspetti positivi e negativi)?

La trovo fantastica, meravigliosa, affascinante. La cultura giapponese è così diversa dalla nostra, così complessa, a volte enigmatica. Il mondo degli anime, specchio di questa cultura, ci sa regalare storie, situazioni, personaggi assolutamente unici e nuovi. Le cose che si raccontano sono sempre quelle, la lotta, l’eroismo, il dolore, la perdita, l’amicizia, l’avventura, l’amore ma gli anime te le sanno raccontare come ad un occidentale non verrebbe mai in mente di raccontarle. Il Mondo di Miyazaki non avrebbe mai potuto immaginarlo un occidentale. E trovo che da quando gli anime sono arrivati in occidente hanno indubbiamente contagiato i nostri cartoni animati. Di contro c’è che a volte le storie sono così criptiche che si fa fatica a capirle fino in fondo e che l’estrema ricchezza del Mondo degli anime è probabilmente la valvola di sfogo di una cultura che impone mille limiti e costrizioni.

4.Tu hai doppiato uno dei personaggi più particolari degli anime: Utena Tenjo (La Rivoluzione di Utena), cosa ricordi di quella esperienza?

Ecco Utena è l’esempio perfetto! E’ un personaggio che ami da subito. Così particolare, così bella, così forte, così ambigua, così fuori dagli schemi. Guardi il disegno e ti lasci trasportare dalle emozioni. Resti affascinato e rapito. Le situazioni, la musica tutto è pieno di pathos ma sfido chiunque a spiegarmi fino in fondo tutto quello che accade e tutta la storia. Mi ricordo che in sala di doppiaggio la discussione era sempre aperta. Ma alla fine non ti importa di aver capito fino in fondo. Conosci Utena e non te la scordi più. Ha vinto lei.

5.Ti  è mai capitato di dover doppiare un anime che proprio non ti piaceva?

No, mai. Forse sono solo stata fortunata ma ho trovato ogni storia, ogni personaggio, degno di interesse e di tutta la mia attenzione.

6.Perché secondo te, manga e anime hanno tanto successo nel mondo occidentale?

Perché come dicevo prima ci hanno aperto un Mondo che non conoscevamo. Un Mondo molto diverso dal nostro ma nel quale però ci sappiamo riconoscere. I sentimenti sono sempre quelli da una parte all’altra della Terra ma forse proprio perché i giapponesi sono obbligati a reprimerli in pubblico riescono raccontarli meravigliosamente e ad amplificarli. E poi perché in fondo a chi non piacerebbe guidare un robot o essere un ninja imbattibile o solcare i cieli su una nave… o avere un amico come Totoro!

7.Che cosa ti piacerebbe doppiare in futuro?

Mi piacerebbe guidare il mitico Gundam. Come ho già detto più volte se mai arrivassero in Italia le serie di Gundam Seed e Seed Destiny mi piacerebbe doppiare Cagalli o anche Lacus. O cantare come Sheryl Nome in Macross Frontier. A forza di ripeterlo però temo che se arriverà e capiterà che non lo doppi io… ci rimarrò malissimo!

Ringraziamo ancora una volta Emanuela per la disponibilità.

Un grande saluto da me a tutti gli “Occhiliquidi”!!!



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazines