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700, and counting

Creato il 29 marzo 2014 da Simo785

AS ROMA MEMBERSHIP (R. COTUMACCIO) – Non è da tutti, almeno in Italia. Ci sono riusciti Paolo Maldini, Javier Zanetti, persino Alex Del Piero. Pochi giorni fa, senza troppo clamore, c’è riuscito – e non stupisce – anche Francesco Totti. Le sue 700 presenze in carriera non sorprendono gli amanti del calcio, vista la montagna di record che il Capitano ha collezionato, nell’ultimo decennio, sempre e solo coi colori della Roma. Non sorprendono perché di Francesco si ricordano i cucchiai, le punizioni e gli assist, ma il dato – pur sempre importante – è l’ennesimo orgoglio di un uomo che della Roma ha fatto un’unica, splendida compagna di vita.

Francesco Totti

Il 28 marzo del 1993, in quel di Brescia, Francesco – diciassettenne – esordiva al posto di Ruggiero Rizzitelli (classe ’67). La Roma di Boskov vinse con reti di Caniggia e Mihajlovic, collezionando il decimo risultato utile di fila in campionato. Quell’anno, il tecnico serbo inserì il giovane numero 17 solo altre due volte, dandogli nel complesso poco spazio.

Con Carlo Mazzone, nel 1995, non solo arrivano le prime 100 in giallorosso (15 maggio, la Roma vincerà per 4-0 a Bergamo, contro l’Atalanta), ma c’è pure l’esordio in Europa, per la precisione in Coppa Uefa. L’esordio, difficile da pronunciare, è in Svizzera, contro lo Neuchâtel Xamax, all’epoca allenato da Gilbert Gress. Anche lì, per Totti, l’esordio avviene in extremis e sempre dalla panchina, stavolta al posto di Abel Balbo. Quell’anno, in Coppa Uefa, furono 7 le presenze del futuro capitano, condite da due reti e da un super assist per Moriero nel clamoroso – nonché inutile – tris allo Slavia Praga, nei quarti di finale.

Dal ’95 al 2011 – stavolta con lo Slovan Bratislava – saranno 88 gli incontri ufficiali disputati da Francesco Totti in Europa, 38 in Coppa UEFA/Europa League, 50 in Champions League. Solo 53, invece, saranno i match giocati da Francesco in Coppa Italia, competizione in cui per ben 5 volte ha totalizzato 0 presenze (l’ultima nel 2010/11, in seguito alla squalifica per il “calcione” a Mario Balotelli). Tuttavia disputa 7 finali, di cui solo 2 vinte (entrambe contro l’Inter, nel 2007 e nel 2008).

Nel 2000, quando l’ormai Capitano della Roma toccherà quota 200, Francesco Totti è già Francesco Totti. È il 16 gennaio, all’Olimpico l’11 di Fabio Capello batte il Verona di Cesare Prandelli con un tris chiuso proprio dal gol del numero 10. E proprio il 2000 sancisce l’inizio della consacrazione “tottiana”, esplosa nell’Europeo di Belgio e Olanda (Totti, giunto in finale, sarà “man of the match”), culminata col Tricolore del 2001 e proseguita nel seppur sfortunato Mondiale in Korea e Giappone. Ormai “ascesa” è sinonimo di Totti: nel 2002 arrivano le 300 in giallorosso, sempre in Serie A, sempre con una vittoria, stavolta contro la Reggina. Soli 3 anni dopo, il 2 ottobre del 2005, ecco le prime 400 con la Roma, culminate per la prima ed unica volta con un k.o. interno, contro il Siena di De Canio.

A Berlino il cammino di Francesco si fonde col destino dei grandi: solleva la Coppa del Mondo prima in Germania, poi davanti i suoi concittadini, al Circo Massimo, dove solo 5 anni prima festeggiava il terzo Scudetto romanista. La Scarpa d’Oro, la prima Coppa Italia, l’era “spallettiana” e i nuovi riflettori europei daranno al ragazzo di Porta Metronia nuova linfa, nonché nuovi record. Al San Paolo, nel pieno della rincorsa all’Inter di Mancini, proprio quel ragazzo (fresco di 500 presenze) disse: “Voglio arrivare a seicento presenze e trecento gol”. Col tempo, e non senza fatica, quelle seicento le ha tagliate eccome. Gli basteranno – si fa per dire – quattro anni, di certo non tranquilli, ma che lo vedranno sempre e costantemente al centro del progetto.

27 febbraio 2011: contro il Parma (2-2 all’Olimpico) ecco la seicentesima. Stavolta nessun’augurio, solo tanto lavoro per toccare quota 700. Traguardo che in pochi, bisogna ammetterlo, avrebbero predetto. Quasi di soppiatto, inseguendo Silvio Piola e tanti altri record, ecco che per “Francesco l’Immortale” la presenza numero 700 entra a far parte della sua personale, nonché straordinaria Hall Of Fame. Ed ora, senza particolari scongiuri, attendiamo il gol numero 300 con la Roma. Perché Francesco Totti, con la storia del calcio, non ha ancora chiuso i conti.


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