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8 millimetri di piacere

Creato il 28 marzo 2012 da Danielevecchiotti @danivecchiotti

8 millimetri di piacereQuesta sera “DISCORING” andrà in onda al buio.
Nel senso che, in occasione della sesta puntata della trasmissione, dal nostro baule abbiamo tirato fuori un vecchio proiettore Super 8, e decine di bobine da proiettare – in puro stile ’60-’70 – con la luce spenta, su un telo in pvc tensionato, o nella sua versione più povera costituita da un semplice lenzuolo bianco attaccato al mobile-libreria con le mollette o addirittura, come spesso accadeva quando si guardavano i filmini delle vacanze, direttamente su una parete.

Quando l’HD sembrava fantascienza, il DVD e pure il VHS erano ben lungi dall’essere pensabili, le pellicole Super 8 costituivano l’unica forma di home-video possibile, il top dell’alta tecnologia, uno straordinario strumento per portarsi il cinema a casa, e vedere i film come e quando si voleva.
La proiezione di un Super 8 era un vero e proprio evento, un happening per il quale si riunivano tutti gli amici e i parenti e ci si sentiva tutti un po’ parte del mondo dello spettacolo.

Le bobine erano da 120 metri ciascuna, massimo 180, e ciò comportava il fatto che un film era diviso in 4-5 rulli, e ogni 15-20 minuti bisognava interrompere la visione per riavvolgere la pellicola e caricare quella successiva.
In cofanetto Super 8 si trovava di tutto, in vendita o a noleggio presso i negozi di fotosviluppo, spesso e volentieri in versione pirata. C’erano i grandi capolavori di Hollywood e le commedie scollacciate di Banfi-Fenech, i cartoons della Disney e gli horror-cult di Dario Argento, i kolossal religiosi stampati dalle Edizioni Paoline e gli immancabili Bud Spencer e Terence Hill.

Ma ovviamente – è il caso di precisarlo? – il vero oggetto del desiderio per qualunque possessore di proiettore Super 8 (maschio ma non solo) erano le fantomatiche bobine porno da 60 mt “Swedish Erotica” e “Color Climax”, in genere senza sonoro e vendute sottobanco (in quanto del tutto illegali) da fotografi ed edicolanti. Furono proprio quei primissimi loops di sesso esplicito provenienti dalla Scandinavia a creare il mito delle donne svedesi come le più disinibite e libertine, uno dei veri leitmotiv di tutti gli anni ’70.

Dunque preparatevi: questa sera, a partire dalle ore 21.00 su Radio Stonata (ascoltabile in streaming qui o attraverso le App Android e Iphone), si spengono le luci, si avvia il motore del nostro proiettore Chinon e ci si godono a fondo – insieme alle canzoni delle hit parade del tempo che fu – questi 8 millimetri di piacere. Portate i vostri filmini personali. O magari, perché no?, le vostre amiche svedesi.



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