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8 ore e 15 al s.eugenio

Da Robyp
8 ORE E 15 AL S.EUGENIO
Un paio di giorni fa Vanessa ha passato,suo malgrado,una giornata della quale avrebbe volentieri fatto a meno.Vale a dire in un pronto soccorso dove era stata portata d'urgenza sua nonna.Era al lavoro quando ha appreso la notizia,e dicendomi che doveva andar via di corsa,ha aggiunto "Penso di tornare tra un'ora",una frase piuttosto ottimistica...Lei ci spiega perché in questo suo pezzo,che inserisco volentieri nel mio blog,sempre aperto alle persone speciali che fanno parte della mia vita.Credo abbia buttato giù queste righe mentre era li,in preda alla rabbia e alla frustrazione per la snervante situazione che si trovava a vivere.Il suo è uno sfogo che conoscendola non voleva essere rivolto a quelli che nel nostro paese svolgono con passione e professionalità questo lavoro.E' soltanto il resoconto della sua esperienza negativa,che purtroppo la accomuna a moltissime persone qui in Italia.
Premessa:sicuramente lavorare negli ospedali è dura.A nessuno si augura il male,almeno cosi dovrebbe essere...sopratutto se come pronto soccorso vicino casa hai il dramma di avere quello del S.Eugenio!!Per motivi di salute ci sono stata diverse volte,l'ultima quasi un anno fa...Con dolori intercostali lancinanti mi sono trascinata da sola al pronto soccorso,dove ho atteso tre ore prima che un'anima pia mi facesse un'iniezione di antidolorifico.Premetto che sono a conoscenza dei vari gradi dei codici d'urgenza,ma quel giorno me lo ricordo bene,e non ci sono stati codici rossi,almeno mentre ero li.Oggi mi ci sono ritrovata di nuovo,purtroppo mia nonna ha dei problemi di salute.Orario di arrivo 11:15 del mattino,e alle 19:30 si è saputo finalmente qualcosa,ma di ricovero ancora niente!Domandando quanto tempo sarebbe dovuta rimanere in corsia,mi sono sentita rispondere:"C'è gente che aspetta anche per due,tre giorni",ovviamente in maniera scontrosa.Per fortuna mia nonna non è in pericolo di vita,ma ha 84 anni e l'Alzheimer ,oltre a non essere più in grado di camminare(fortunatamente è stata portata in ambulanza con la barella).Dopo aver "piantonato" fuori dalla porta,siamo riusciti ad avere qualche notizia,altrimenti saremmo ancora li,in sala d'attesa,dove non ti si filano minimamente,e se ti avvicini alla reception per sapere qualcosa,ti rispondono anche in modo scocciato,dopo che stai aspettando da 3/4 ore.A coloro che fanno questo mestiere dico che non parlo per le mie esperienze,fino ad ora negative.E' vero che prima di essere infermieri sono esseri umani e non replicanti,ma nessuno ti costringe a farlo con una pistola puntata alla tempia.Conclusione:anche per questi motivi ci si deve augurare di non avere mai il benché minimo problema di salute.
(Vanessa)

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