Magazine Curiosità

99

Da Straker
99
Molti si chiedono per quale ragione non si riesca ad imprimere una svolta decisiva agli eventi che precipitano sempre più. Accantoniamo l’ipotesi, proposta all’interno di alcune dottrine filosofiche e taluni orientamenti scientifici secondo cui è tutto predeterminato, consideriamo che almeno il 99 per cento degli esseri umani è oggi incapace di intendere e di volere.
Se ascoltiamo i discorsi della gente comune e li confrontiamo con le “argomentazioni” degli esperti, non si nota alcuna differenza: l’ignoranza, e la malafede sono un tutt’uno indistinguibile. Sono pochissimi quelli che riescono ad intravedere le vere cause degli avvenimenti, ad interpretarli in modo corretto.
Prendiamo un solo esempio: il lavoro. Quanti oggi, sia tra quelli divorati dalla disoccupazione sia tra coloro che hanno, bene o male, un impiego, lo considerano per quel che è, ossia un feroce sfruttamento? Alienazione, retribuzioni misere, umiliazione, fatica sono le regole che strozzano i lavoratori: rispetto alle condizioni del XIX secolo, in molti ambiti ed in parecchi paesi, le condizioni non sono cambiate. Schiavi ieri, schiavi oggi. Semmai la situazione è peggiorata, perché manca quasi sempre negli iloti odierni la coscienza di essere oppressi e svenati. La propaganda ha conseguito i suoi obiettivi. Parecchi servi della gleba non solo accettano una vita di sacrifici, ma per giunta fanno proprie le pseudo-cause e le pseudo-risoluzioni dell’attuale crisi economica: la stagnazione sarebbe dovuta all’età pensionabile che non sopraggiunge agli anni di Matusalemme, mentre l’uscita dalle difficoltà sarebbe promossa da una serie di magiche “riforme”.
Così le misure recessive e devastatrici decise dai poteri sovranazionali sono definite con infinita improntitudine “austerità” anche da chi le contesta. La prima spia della destrutturazione intellettuale è lo stravolgimento del linguaggio, in cui appunto le norme che affossano la produzione ed affamano i ceti meno abbienti sono denominate “riforme” o iniziative per la “crescita”. Come possa favorire lo “sviluppo” l’aumento delle imposte indirette è una contraddizione che quasi nessuno nota in un mondo dove vige la legge del contrario.
Quei pochi che giustamente condannano il sistema imperialista (scorza orribile di un frutto velenoso su cui qui non indugiamo) sono tacciati di essere dei vetero-comunisti. Bisogna, invece, denunciare la politica spregiudicata e vergognosa di spregevoli multinazionali come Monsanto ed Amazon (solo per citare due tra le innumerevoli società del profitto) che spolpano sia gli uomini sia il pianeta. Anche se boicottare queste corporations serve a poco, anche se screditare la loro reputazione non è azione decisiva, non smetteremo mai di dichiarare apertis verbis la loro piena collusione con un sistema laido impantanato nell’ipocrisia e nel totalitarismo. Ci impegneremo anima e corpo in questa pubblicità distruttiva. Viviamo nella società dell'immagine ed i cartelli del crimine economico-finanziario saranno colpiti proprio nella loro immagine già screditata, fino a che non sprofonderanno nell’abisso più nero del disonore e dell’ignominia.
Ci domandavamo per quale ragione non sia possibile incidere sugli accadimenti. Succede perché la stragrande maggioranza della popolazione vivacchia in una condizione sottomessa, senza esserne conscia, perché chi pure scopre i crimini dei governi si autoinganna e finge di non sapere, voltando lo sguardo altrove. Occorrono coraggio ed onestà per affrontare il reale. Sono virtù sempre più rare. Chi oggi, come nel mito platonico della caverna prova a convincere i prigionieri che scambiano le ombre delle cose per le cose stesse, non è aggredito, ma bellamente ignorato.
Gli schiavi per lo più sono paghi del loro umiliante stato, fino a quando arriva il Giorno del ringraziamento. Allora, simili a tacchini obesi, cercano di sfuggire al carnefice, ma troppo è tardi: goffi e caracollanti stramazzano in una pozza di sangue. Privati della dignità anche nel momento supremo della morte.

Vietata la riproduzione - Tutti i diritti riservati

APOCALISSI ALIENE: il libro

99

La squola della Gelmini - di Antonio Marcianò - Gemme scolastiche da collezionare


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog