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A Bagheria crolla il muro dell’omertà sul pizzo. La denuncia di 36 imprenditori porta all’arresto di 22 mafiosi

Creato il 02 novembre 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

Crolla il muro dell’omertà sul pizzo a Bagheria, grosso centro del palermitano, dove all’alba i carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno arrestato persone accusate di essere capi e gregari del mandamento mafioso di Bagheria. I reati contestati sono, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, sequestro di persona e danneggiamento a seguito di incendio.

A Bagheria crolla il muro dell'omertà sul pizzo. La denuncia di 36 imprenditori porta all'arresto di 22 mafiosi

A Bagheria crolla il muro dell’omertà sul pizzo. La denuncia di 36 imprenditori porta all’arresto di 22 mafiosi

Tutti, dai centri scommesse alle botteghe artigiane; dai negozi di abbigliamento ai bar, pagavano il pizzo e alcuni lo facevano senza battere ciglio da decenni. Fino a quando alcuni di loro hanno deciso di dire ‘basta’ e si sono rivolti ai carabinieri che al termine di alcuni mesi di indagine hanno messo a segno un durissimo colpo al racket delle estorsioni nel Palermitano e smantellato un intero clan.

L’operazione dei comando provinciale di Palermo si chiama non a caso “Reset 2″ e in manette sono finiti 22 capi e gregari del mandamento mafioso di Bagheria, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, sequestro di persona, danneggiamento a seguito di incendio. Le indagini, condotte dal Nucleo investigativo di Palermo, con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia, hanno mostrato quanto soffocante fosse la pressione di temutissimi capi mafia che, dal 2003 al 2013, si sono succeduti ai vertici del clan.

Una cinquantina le estorsioni documentate grazie alla dettagliata ricostruzione fornita da 36 imprenditori locali che hanno trovato il coraggio, dopo decenni di silenzio, di ribellarsi al giogo del pizzo. Le pressioni, seppure concentrate sul settore dell’edilizio, non risparmiavano nessuna attivita’ economica locale, dai negozi di mobili e di abbigliamento, agli ingrosso di frutta e di pesce, ai bar, alle sale giochi, ai centri scommesse.


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