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A casa con Sofia

Da Stefanod
Questa mattina al risveglio Sofia aveva una tosse di quelle non proprio incoraggianti. Visto che io avevo solo riunioni via telefono e che giovedì e venerdì sarò in Polonia la cosa più opportuna è stata che stessi a casa io.
Rispetto a quando era più piccola, oramai lavorare da casa mentre c'è lei non è difficile, anzi, appena sente che squilla il telefono o si accorge che uno sta parlando al cellulare lei fa di tutto per non disturbare. A volte anche in maniera divertente. Tipo quando la vedi a mo' di cartone animato camminare quatta quatta sulle punte mentre ad esempio va in cucina a prendere un bicchiere d'acqua, che mentre lo fa tiene anche le braccia piegate un po' protese in avanti, e tu che la vedi mentre stai parlando di cose serie con un collega devi trattenerti per non scoppiare a ridere.
Chiaramente ogni tanto ha voglia di giocare (credo sia impossibile vincere a memory contro i bambini, che ti sembrano distratti, ma in realtà trovano tutte le carte dopo averle viste una volta sola) e ogni tanto ha voglia di coccole, meglio ancora se fatte assieme a un bicchiere di latte tiepido con il miele. Il vantaggio del computer portatile poi è che riesci a usarlo per spedire e-mail mentre Sofia fa il riposino appoggiata a te.
Mi ha anche aiutato mentre mi facevo il caffè. E in un paio di occasioni mi ha portato dei disegni che aveva fatto apposta per me.

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