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A chi servono i talent sulla pasticceria e cucina?

Da Pausagolosa @pausagolosa

ilpiugrandepasticcereIeri c’era la replica su Rai Premium del talent: il più grande pasticcere. Sono rimasta letteralmente allibita per non parlare di altro. Non mi capacito come un maestro pasticcere titolato e riconosciuto a livello mondiale come Igino Massari si sia prestato a quella messa in scena per promuovere la sua immagine. Non ne aveva affatto bisogno. Gli altri 2 maestri che fanno tutte quelle sceneggiate studiate a tavolino dagli autori non li conosco, a parte Luigi Biasetto che conosco per fama prima della trasmissione. Braccia conserte ad indicare in foto che loro la sanno lunga, sono competenti. Nel linguaggio del corpo le braccia conserte indicano chiusura!

Quello che la TV mostra è una mattanza professionale unita ad una esasperante celebrazione della superbia di questi novelli capo pasticcere che hanno preso il posto di cantanti, pittori ed attori,  certo questi ultimi costano troppo e infatti oggi l’artista fa la fame vera e si contenta di seratina a due soldi, mentre gli chef che dovrebbero stare in cucina a spadellare prendono il posto di questi poveracci.

Una cosa gravissima che ho notato è lo scarso se non inesistente pensiero da parte di questi maestri pasticceri rivolto al potenziale cliente futuro: ma piacerà al cliente questo dolce? Nessuno che si pone questa domanda, a sottolineare che a loro non interessa il giudizio finale del cliente, l’unico da considerare ai fini commerciali invece– il cliente ci insegnavano, viene prima di ogni cosa – conta il giudizio di Massari che in quel contesto è il dio del bignè sceso in terra, al quale rivolgersi per il giudizio. Gli altri che giudicano non contano, sono delle nullità perché sono semplici clienti. Voglio vedere chi gli comprerà i pasticcini una volta aperta l’attività.

Mentre questi capi pasticceri si nutrono di superbia e ricette chic che solo loro possono capire, ecco che il vero vincitore è lo sponsor, che trarrà vantaggio prima e dopo la trasmissione. Ho visto qualche tonnellata di semilavorati in bella mostra che venivano inquadrati. I 4 pasticceri giudicanti e cattivi, a fine trasmissione lucreranno non solo con la loro partecipazione al programma ma con i loro corsi privati costosissimi, che vi impegneranno con cambiali e bollettini se li vorrete frequentare. Liberi di farlo eh, magari imparate solo a tenere in mano la sac a poche per 900 euro, ma imparerete.

Altra cosa che ho notato: non sono maestri pasticceri tutti allo stesso livello. Ad esempio Giusy Verni la conoscevo come cake designer. Non ho mai creduto un solo secondo avesse l’abilità e la perizia di un maestro pasticcere che fa da anni questo mestiere. Fare i pupazzetti con la pasta da zucchero è un conto, fare dolci seri, sapere dosare inventare pietanze, accostamenti  è un’altra cosa. Perchè sparare alto, pomparsi, bluffare senza ritegno ed infischiarsene che l’umiltà è una dote che la gente apprezza molto?

La Verni è stata eliminata, non tanto per la sua scarsa preparazione in pasticceria, ma per la pessima attitudine e la presunzione. Voluta o studiata? Bah, gatta ci cova!

Viene mostrata una giustizia sommaria, c’è e si vede uno squilibrio nella preparazione professionale tra i partecipanti e questo gli autori e chi conduce il programma lo sa benissimo e ci gioca in maniera crudele.

Tutti si sentono autorizzati a fare di tutto, anche menare le mani per avere ragione. Ieri nella cucina c’erano due concorrenti che avrebbero dovuto lavorare in team e invece l’ego ed il narcisismo prevaleva, tant’è che Massari anziché smorzare il conflitto lo alimentava. I due ragazzi stavano per arrivare a fare ciò che due colleghi non devono fare: picchiarsi e dirsi le parolacce, il tutto davanti la TV.

E’ chiaro che è tutto studiato per spettacolarizzare e rendere odioso, una continua competizione esasperante che deve creare tensione in chi esegue  e nello spettatore che si incolla alla TV. E’ successo pure a me, ha un potere incredibile questo tipo di TV spazzatura.

Oltre alla schifezza del più grande pasticcere, avevo visto in passato mezza puntata di Masterchef ed ho girato canale, idem per Bake off Italia. 3 giudici di cui uno che non ha alcun titolo di chef e che giudica con disprezzo altri che sanno cucinare veramente, il tutto per esigenze televisive, perché oggi va di moda la crudeltà e l’essere degli stronzi, i buoni porca miseria in ogni epoca non sono mai andati di moda. Essere vincente secondo loro è farsi le foto a braccia conserte, odiare, menare le mani, urlare e metterti alla gogna pubblica. Giudicare è l’unico mestiere possibile in TV, perchè non ti metti in gioco tu e costi relativamente poco alla produzione.

Buddy Velastro disse ai dei pasticceri in difficoltà che non vendevano più come una volta: puntate su prodotti genuini, burro, uova fresche, latte e zucchero. Fate dolci che si facevano nella vostra famiglia. Sopratutto puntate sull’unicità. Avete capito? Parliamo di un pasticcere italo americano, non di un pasticcere italiano raffinatissimo. Non siamo neanche più in grado di essere competitivi con gli stranieri, che vergogna.

Preferisco francamente perdermi tra i post di un foodblogger o perdere 5 minuti a vedermi un cooking channel su Youtube, magari mi fa allegria e mi ripasso l’inglese come con Titlis Busy Kitchen, piuttosto che perdere un’ora della mia vita a guardare quelle schifezze in TV, diseducative e crudeli.

Spegnete la TV, fate un atto di ribellione. Portate avanti le vostre passioni che sia la pasticceria, la cucina o un’altra cosa, ma fatelo pensando di rapportarvi con la realtà e la felicità.


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