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A Christmas Carol

Da Cherryplum
A Christmas CarolE anche quest'anno è andata. Il Natale mi ha travolto e stordito come le urla chiassose di una massaia di 110 kg, per poi fuggirsene in sordina, al tramonto. Le luci appariscenti dei balconi di fronte, strade e negozi che rigettavano la follia onnipresente. E l'atmosfera filtrata delle mura di casa mia. Penombra, contro gli anabbaglianti del mondo di fuori.
Che cosa ricorderò di questo Natale...
i riflessi delle lucine dell’albero sulla carta sberluccicante dei pacchetti e sulle pareti del soggiorno, quei fiocchi che ne ridisegnavano i contorni conferendogli nuova vita, nel freddo pungente della notte
 i regali scartati con gli occhi ancora stropicciati dal sonno, dopo una tazza di tè caldo e la prima fetta di panettone della giornata, la morbida voce di Michael Bublè in sottofondo
 il trombettista slavo e quel Jingle Bells rivisitato alle nove di mattina, sotto la mia finestra, la giubba logora di un vecchio costume da Babbo Natale, quegli occhi buoni che trasudavano gentilezza
 i vetri sporchi, pieni di manine, e lo sguardo incollato sul fumo arancio dei comignoli di fronte
 un’insolita aria di primavera, la pelle dolcemente accarezzata da un tiepido sole e l’odore di legna bruciata in un qualche altrove e che pizzica le narici
√ una meraviglia che non vivevo da anni, i piccoli sorrisi e i piedini incerti sul pavimento
 la voglia di fiondarsi fuori dal piumone, alle sette suonate, sapendo che questa volta, il Natale, avrà un sapore diverso
E voi, che cosa ricorderete di questo Natale?

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