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A gentile richiesta

Creato il 17 novembre 2011 da Vidi

 

La fatina di libero, la mia amica ilike, mi ha chiesto di scrivere un racconto sulla difficoltà di far conoscere al pubblico la musica vera, i veri musicisti.
E io ho scritto questa sciocchezzuola, che dedico alla mia amica e alla sua splendida voce! 


A gentile richiesta
MATRIMONIO IN MUSICA


 

- Pronto, parlo con l’agenzia ‘Ugola d’oro’?
- Sì signore, mi dica, in cosa posso esserle utile?
-  Ecco, signori’, voi dovete sapere che tra due settimane si sposa mia sorella e io volevo farle un regalo; le volevo regalare la musica in chiesa. Voi ce l’avete qualche cosa di adatto?
- Signore, lei ha telefonato al numero giusto. La nostra agenzia colloca solo autentici artisti: cantanti lirici con alle spalle anni di studio nei migliori conservatori e musicisti degni di questo nome, e non solo esecutori ma anche compositori. Sia certo che sapremo darle il meglio per sua sorella. Per la musica in chiesa abbiamo un tenore che ha fatto incantare la Scala nella passata stagione e che eccezionalmente quest’anno si è dato disponibile anche per i matrimoni. Ha ovviamente un vastissimo repertorio ed ha anche un ottimo primo violinista del San Carlo ad accompagnarlo. Lei preferisce l’Ave Maria di Gounod o quella di Schubert? Scelga pure senza problemi, l’artista le pennella entrambi.
- Pennella? Signori’, ma io voglio un cantante, mica un pittore!
- Ma certo! Di cantante si tratta! Era un modo di dire, una metafora! Ma lui canta ovviamente. Dunque dicevamo, vuole l’Ave Maria di Gounod o di Schubert?
- … signorì , sentite, io non vorrei offendervi ma per mia sorella volevo una cosa più… come dire… più importante.
- Ah, capisco, forse preferirebbe non un solista ma due artisti? Abbiamo la possibilità di affiancare al tenore una soprano d’eccezione, con una estensione vocale e una presenza scenica d’eccezione! Ma naturalmente in questo caso non basta il violinista, servirà almeno un quartetto d’archi.
- Ma voi siete sicura che questa è la musica giusta signori’? 
- Ma certo che è quella giusta, è quella che si usa in chiesa! Però, se lei ha dei desiderata diversi, mi dica e vedrò di venirle incontro; come le dicevo, abbiamo anche compositori e, certo spendendo il giusto, potremmo anche tentare un pezzo scritto appositamente per sua sorella.
- No, no, pezzi nuovi no, poi chisà che scrivono questi...  e poi io lo so a mia sorella cosa ci piacerebbe che suonassero.
- E dica, dica!
- Sì, mò ve lo dico, ma prima vi devo dire che non avete azzeccato il genere, signori'... insomma quella che dite voi sarà una cosa che si porta in chiesa, per carità non metto in dubbio... ma voi dite il tenore, il soprano gli archi… signori', a noi ci piace la musica!
- E perché, quella che vi ho proposto io che cos’è?
- Non vi offendete signori’, ma quella che dite voi è, diciamolo, una litania un poco scocciante! E difatti pure per la televisione la fanno vedere solo dopo mezzanotte perché chi volete che se la guarda? E poi i tenori, i soprani… sì, per carità hanno pure studiato, ma chi li capisce? Io sento solo strilli quando cantano loro. E voi capite che per un matrimonio ci vuole roba allegra, niente strilli; pure per buon augurio, sennò pare che gli auguriamo di cominciare a strillare appena sposati! Insomma, parliamoci chiaro: io mi sono rivolto a voi perché mi hanno detto che tenete nomi famosi. Signori’, io non bado a spese: portatemi a Gigi D’Alessio!

 


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