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À la guerre comme à la guerre

Creato il 20 ottobre 2011 da Rightrugby
À la guerre comme à la guerre "Non hanno ancora vinto". Quartiere generale francese, a pochi giorni dall'ultima battaglia del Mondiale 2011. Si scende in campo in trasferta, contro i padroni di casa: Francia contro gli All Blacks. I neozelandesi hanno incubi da scacciare, les Bleus forse nulla da perdere: con due sconfitte sul groppone nella Pool (una contro la Nuova Zelanda, giusto perché casca a pennello), sono arrivati in finale. Fatto senza precedenti, perché ad esempio l'Inghilterra quattro anni si (ri)presentò con il Sud Africa con una sconfitta alle spalle (il 36-0 rimediato dagli stessi Springboks nella fase a gironi). 
"Pensavamo che dopo aver sconfitto il Galles e gli inglesi avremmo avuto qualche sostegno. Ed invece, è ancora come se fosse il mondo contro la Francia", ha dichiarato il mediano Morgan Parra. Una situazione psicologica che i galletti non temono più di tanto: con le spalle al muro, riescono sempre a inventarsi qualcosa. 
"Qualcuno dice che non meritiamo di essere in finale. Le critiche da qualche tifoso o alcuni giocatori sia inglesi che gallesi che ribadiscono che non dovremmo trovarci qui: quello fa male"
Il compagno di reparto Dmitri Yachvili pensa invece al gruppo e non tanto a quanto accade fuori: "Ora siamo come una famiglia. Abbiamo il sostengo francese, le nostre famiglie, la nostra squadra". Salvo ribadire il concetto: "Sappiamo che saremo quindici giocatori sul terreno di gioco contro il mondo intero".
L'ala Vincent Clerc aggiunge: "Ci siamo arrivati non per caso o coincidenze. Abbiamo diverse volte che saremmo venuti in Nuova Zelanda per diventare campioni del mondo e adesso disputeremo la finale. Abbiamo capito fin dall'inizio che gli All Blacks sono i favoriti. Qualcuno dopo tutto deve esserlo". Detto questo, "non mi sento uno condannato a perdere. Non abbiamo ancora giocato. La Nuova Zelanda non è ancora campione". 

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