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A Londra 2012 più ori di Pechino 2008?

Creato il 14 settembre 2011 da Federicomilitello
A Londra 2012 più ori di Pechino 2008?
Alle Olimpiadi di Pechino 2008 l'Italia giunse nona nel medagliere con 27 medaglie complessive, di cui 8 ori, 9 argenti e 10 bronzi. Possibile far meglio, in termini di vittorie, ai Giochi di Londra 2012? Sulla carta sì: la doppia cifra appare un obiettivo alla portata.
Rispetto all'edizione cinese l'Italia si presenterà in Gran Bretagna con una spedizione numericamente inferiore, ma con maggiori punte di diamante in grado di ambire al bersaglio grosso. In cima alla lista, naturalmente, non può che installarsi la scherma, dove, tra competizioni maschili e femminili, non è così irrealizzabile un vero e proprio en plein nel fioretto con quattro medaglie d'oro. Il primo posto, anche se meno scontato, appare alla portata anche per le squadre di sciabola maschile e spada femminile; più difficile, invece, l'exploit individuale da parte di sciabolatori/trici e spadisti/e.
Nel nuoto la certezza è rappresentata da Federica Pellegrini (200 e 400 sl), ma sono da monitorare con attenzione sia la crescita di Luca Dotto che, soprattutto, di Fabio Scozzoli, non così distante dall'attuale campione del mondo norvegese Alexander Dale Oen. Rimanendo in ambito acquatico, la vice-campionessa iridata Martina Grimaldi nella 10 km di fondo, recente vincitrice del test event nel campo di gara olimpico, ha denotato una grande continuità di rendimento, oltre che una crescita tecnico-caratteriale: salvo inserimenti a sorpresa, si giocherà la vetta a Cinque Cerchi con la britannica Keri-Anne Payne .
Atleta sicuro candidato all'oro è anche Daniele Molmenti nella canoa/slalom, mentre nel canottaggio, dopo l'innesto di Marcello Miani, il 4 senza pesi leggeri appare in grado di aspirare a qualsiasi risultato.
Seppur reduci da una stagione meno esaltante delle precedenti, le Farfalle azzurre della ginnastica ritmica sono pur sempre bi-campionesse del mondo in carica. In una disciplina in cui non è agevole sovvertire in poco tempo gerarchie consolidate (ma dove spesso e volentieri le giurie rivestono un ruolo determinante), sembra destinato a riproporsi l'eterno duello con la Russia, tenendo nella debita considerazione possibili inserimenti da parte di Bulgaria e Bielorussia.
Nel tiro a segno l'Italia punterà sul fuoriclasse Niccolò Campriani, n.1 al mondo nella carabina 10 metri e out-sider di lusso nella 'tre posizioni'. Da primato sono anche Jessica Rossi e Massimo Fabbrizzi (o Giovanni Pellielo) nel tiro a volo, specialità fossa olimpica. Non si può dimenticare, poi, il tiro con l'arco, dove sia la squadra maschile che quella femminile (oro agli ultimi Mondiali di Torino) sognano un posto al sole.
Ottime chances sono riposte anche nel pugilato, dove Roberto Cammarelle, Clemente Russo e Domenico Valentino hanno classe ed esperienza per imporsi su una concorrenza agguerrita.
Per quanto riguarda gli sport di squadra, infine, le nazionali di pallanuoto maschile e pallavolo femminile non avranno nulla da invidiare alle rivali straniere, cui contenderanno degnamente il trono a Cinque Cerchi.
Tradizionalmente, poi, le Olimpiadi riservano spesso dei trionfi inaspettati per il Bel Paese. Da chi potrebbero arrivare questa volta? A mio parere dalla marcia (Giorgio Rubino), dal ciclismo femminile (Giorgia Bronzini), dal doppio femminile del tennis (Pennetta/Schiavone o Errani/Vinci), dalla vela (l'eterna Alessandra Sensini ed i fratelli Sibello) e dal taekwondo (Sarmiento).
Difficile che tutti gli atleti citati riescano effettivamente a primeggiare, tuttavia è auspicabile attendersi che almeno il 50% di loro riescano nell'impresa. In questo caso, quindi, ci si potrebbe assestare intorno alle 11-12 medaglie d'oro, ricordando che il record azzurro è di 14 e risale alle Olimpiadi di Los Angeles 1984.
Federico Militello

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