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A Pionca parole, opere e soprattutto omissioni

Creato il 13 ottobre 2011 da Renatocappon

dal gazzettino di Giovedì 13 Ottobre 2011,

L’accordo c’è, il Piano degli interventi quasi, ma i soldi no. Queste le certezze sul futuro della nuova scuola dell’infanzia di Pionca. Nell’affollata assemblea pubblica di martedì sera il sindaco ha illustrato il contenuto dell’accordo pubblico-privato, che prevede l’acquisizione dell’area e dell’edificio dove si trova la scuola, che lascerà spazio alla nuova piazza, dietro l’indennizzo di 1.100.000 euro per l’asilo nuovo. Dunque l’accordo c’è, anche se manca l’intesa con il privato: don Giuseppe Cassandro, nei giorni in cui veniva approvata la delibera, si dimetteva da parroco per «l’impossibilità di procedere nell’accordo con il Comune, per l’impossibilità finanziaria e incertezza sui tempi». «L’accordo c’è – ha ribadito il sindaco Tacchetto – si tratta di capire l’intenzione della parrocchia. Dell’operazione si occuperà la patrimoniale del Comune e la proprietà dell’edificio verrà acquisita una volta fatta la nuova scuola. Dopo l’approvazione del piano degli interventi e una volta firmato l’accordo credo che in tempi brevi si possano iniziare i lavori». Un invito alla comunità perché si decida al più presto è arrivato da don Cornelio Boesso (nella foto), vicario foraneo che regge la parrocchia dopo le dimissioni di don Giuseppe. «Basta con discussioni e rivendicazioni: c’è una proposta chiara e ora dobbiamo decidere se accettare o no. Non abbiamo il diritto di pretendere che il Comune ci dia tutto». I soldi mancano, ma «li possiamo trovare con una sottoscrizione tra le famiglie – ha detto don Cornelio – Credo che Pionca non si tirerà indietro». Oltre a 1.100.000 euro promessi dal Comune, servono altri soldi, che, dopo il mancato contributo della Fondazione Cassa di Risparmio, obbligherebbe la parrocchia a sborsare altri 840.000 euro. Un impegno che don Giuseppe non si è sentito di far gravare sui parrocchiani. «Dobbiamo incoraggiare la comunità a darsi da fare – ha detto Monsignor Franco Costa, direttore dell’ufficio scuola diocesano – Il Vescovo incoraggia ad andare avanti che non significa stare dalla parte dell’amministrazione, ma è importante partire. Se il Comune dice che più di così non può fare, non possiamo farne una colpa».

Cari don Cornelio e Monsignor Costa, 840.000 Euro da lasciare al buon cuore dei parrocchiani non sono pochi . E’ vero “basta rivendicazioni”, ma il Comune non può fare di più perchè ha già fatto questo e soprattutto va anche spiegato quale sarà la libertà di movimento di una società patrimoniale con questi numeri. “Basta con discussioni”, può anche andar bene, ma il giudizio politico sul concetto di priorità dell’amministrazione Tacchetto resta intatto ed è fortemente negativo.


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