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A pranzo con gli attaccabottoni

Creato il 21 maggio 2012 da Adrianakoala @adrianakoala
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A pranzo con gli attaccabottoni

Il logo del museo

Ci ho messo un bel po', prima di avventurarmi a scrivere questo post. La verità è che non posso proprio omettere il discorso di quanto è successo nel week-end. Già normalmente sono colpita dalle notizie di cronaca, figuriamoci da quella di una bomba che uccide una ragazza e ne ferisce altre, all'ingresso della scuola. Mi vengono i brividi solo a pensarci. Poi devo anche dirvi che sabato notte ero in Emilia, a due passi da Bologna, e che ho vissuto la terribile sensazione del terremoto, così forte rispetto a quelli piccoli e brevi che mi sono capitati nel passato, qui in Piemonte. Ho urlato fortissimo. Sono rimasta choccata, tanto che stanotte non ho dormito. Però devo anche dirvi che ieri ho avuto un bellissimo momento in amicizia, incontrando alcuni blogger a Santarcangelo di Romagna: una pausa di serenità di cui avevo un gran bisogno. A pranzo al Lazaroun, dopo aver visitato il Museo del bottone, c'erano: Sandra, Alessandra, Ambra, Claudia, Cristina, Krilù con Sergio, Laura e Stefano con Giorgia, Mirta con Mauro, Ninfa, Patrizia e Giuseppe, e infine Patrizia e Michele con Diego, Fabio e Zaira, oltre a Giorgio Galavotti del Museo e sua moglie. Proprio un bel gruppetto, eh! Il ricordo più bello per me sarà di certo quello dell'atmosfera che si è creata: come se ci conoscessimo da sempre! E' anche vero che, anche se solo in modo virtuale, da qualche tempo ormai ci conosciamo (soprattutto con alcuni dei partecipanti)... però vedersi dal vivo è sempre un'altra storia, e penso che avrebbe potuto anche essere più difficile il dialogo... se tutti non fossero così simpatici e aperti! Molti (ma potremmo dire molte) dei blogger che ho incontrato sono creativi, e hanno pensato di fare a tutti dei piccoli ricordi della giornata. Me ne sono tornata a casa con una ricca borsetta di materiale sul Museo e con tutti questi pensierini bellissimi! Qualche parola in più la devo spendere sul Museo, perché temo che a una valutazione superficiale un museo dei bottoni possa non rendere l'idea di ciò che è in realtà. Gallavotti è un personaggio vivace e affascinante, che dei bottoni non ha fatto solo una professione (nella merceria di famiglia), ma anche una passione. La mostra organizzata nel 2001 ha avuto un tale successo che il Comune di Santarcangelo ha voluto farne un museo. Facile intuire la ragione: Gallavotti rende la visita al museo un vero e proprio viaggio nella storia, in particolare di quella del Novecento, secolo che ha vissuto intensamente e di cui ricorda ogni avvenimento saliente. Così, ogni bottone diventa lo spunto per rievocare un particolare evento, un personaggio, un periodo. Penso che in questo modo sia più facile capire l'interesse che il museo suscita nei numerosi visitatori e nei giornalisti di tutto il mondo. Di certo il Museo del bottone è una tappa che vi consiglio di non perdere se aveste occasione di trovarvi nella zona di Rimini.
P.S. lo so, mancano le foto: sono in attesa che gli amici blogger mi inviino quelle in cui ci sono anch'io per poterle pubblicare :-)

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