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A stora di mo’

Da Lacrespa @kiarastra

A stora di mo’ avrei dovuto andare in giro con i capelli lunghi freschi di piega fatta ogni giorno dal parrucchiere e tenerli avvolti in uno chignon elegante e sobrio, abbinato a orecchini di perle.

A stora di mo’ dovevo andare in giro vestita in tailleur, con dei bei tacchi ai piedi, con una bella Louis Vuitton attaccata alla spalla, dove dentro avrei tenuto una bella agenda (no elettronica che fa cafone) rilegata in pelle e cucita a mano, fitta di impegnati vergati con la mia Montblanc rigorosamente stilografica con pennino in oro e platino

A stora di mo’ dovevo lavorare in una banca: alla fine del Liceo, ritenendomi un’appartenente alla classe degli eletti, mi sarei dovuta tappare il naso e farmi piacere economia e commercio perchè avrei dovuto pensare che nella vita non è importante fare quello che ti piace ma quello che ti fa fare soldi.

A stora di mo’ dovevo avere una bella casa in un posto qualsiasi, arredata con semplicità e con gusto, piena di librerie, un bel divano comodo coperto da 10 coperte, rigorosamente fatte all’uncinetto o a maglia da me medesima, per dare un tocco di colore country alla mia vita.

A stora di mo‘ se avessi visto una scuola avrei sorriso nostalgicamente pensando alla spensieratezza degli anni in cui la frequentavo.

Ma a stora sono qui nel mio tugurio e quindi…vabbè…in compenso ho un pregevole cane, sempre meglio di una Louis Vuitton.



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