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A Trip To Somewhere

Creato il 18 giugno 2011 da Stevenprog
Viveva in una terra della Mancia, che non voglio ricordare come si chiami... Nonostante questo sembri l’inizio di “Don Chichotte”, non lo è. Vi racconto come inizio’ questa meravigliosa storia e come una raffica di aria fresca e nuova mi trasporto’ in Inghilterra di colpo e come un razzo ad imparare l’inglese, o questo era quello che credevo...mi portò a scoprire un piccolo e tranquillo paesino nel sud-est del Regno Unito, nella contea del Kent, dal quale derivò una nuova avventura emozionante per l’Europa accompagnata da un peculiare personaggio della Sicilia... Arrivò il giorno di lasciare la mia amata Spagna, nonostante fosse una mattina fredda di Ottobre nella quale tentavo di chiudere un’esuberante valigia fuori la porta di casa mia. L’arrivo all’aeroporto fu caotica. La compagnia aerea, di basso costo, aveva seri problemi di organizzazione, occasione nella quale sfruttai per mettere la mia valigia di mano delle dimensioni di un camion nell’aereo. Il viaggio non fu pesante grazie alla mia grande abilità di stabilire una conversazione con qualsiasi essere vivente; e l’arrivo all’aeroporto fu migliore, grazie ad un’amica di infanzia che lavorava come ambasciatrice, con la quale evitai la comprensione di quelle strane parole che presenti in quel luogo...A Trip To SomewhereA tutto questo si aggiunse un bellissimo percorso in treno con vista di paesaggi da favola, nel quale il colore verde riempiva la mia mente, e casette tipiche da cartolina si susseguivano formando un’enorme fila che la mia vista non riusciva a vedere la fine.
A Trip To Somewhere
A Trip To SomewhereE lì stavo io, in quel luogo sconosciuto a 1700 km dalla mia città natale, accompagnata solo dalla mia gigantesca valigia di mano senza farmi l’idea che tuttavia un cambio aveva appena terminato  nella mia vita.A Trip To SomewhereA Trip To SomewhereA Trip To SomewhereA Trip To SomewhereA Trip To Somewhere
I miei primi quattro mesi a Tunbridge Wells furono agitati, nonostante lì lo stile di vita era molto tranquillo. Per me tutto era un apprendimento e una novità costante. Nel mio primo posto di lavoro, un coffee shop inglese, conoqui quella che si convertirà nella mia migliore amica di quel luogo: Melissa. La mia percezione della lingua inglese migliorava e dopo tre mesi servendo caffè all’inglese, tutti i tipi di thè e senza dubbio le famose cakes, cookies e brownies, incontrai lavoro in un carino ristorante di tapas spagnole, ma che ironia che i proprierati erano italiani!! E quindi si succedettero alcuni dei momenti più divertenti della mia permanenza a T.Wells.I dipendenti formavano una macedonia di nazionalità. Chef brasiliano, cuochi italiani, aiutanti rumeni, camerieri provenienti dal Portogallo, Ungaria, Inghilterra, Australia, e il mio piccolo contributo spagnolo. Maria, Bogy, Rebecca, Sandra, Atena, Marco e Marcos, Ivan, Mauro...Tutti e ognuno di loro geniale e meraviglioso. Grazie a Maria per quelle intense conversazioni nella Opera House e a casa sua, con delle scale minuscole sopra il ristorante Palio; a Bogy per le feste in Pitcher & Piano fatte di techila e buon umore; a Sandra per le feste in maschera nella sua casetta in campagna; a Rebecca per le lunghe camminate e per svegliarmi alle 9 della mattina al citofono di casa mia solo perchè doveva andare in bagno (ahahaha)!! Al proprietario Mauro per tutti i cocktel dopo un duro giorno di lavoro; e a Ivan, Marcos e il resto dei ragazzi per le bellissime cene...Infine, tanti ricordi e bei momenti che circolano nella mia mente.  A Trip To SomewhereA Trip To SomewhereA Trip To SomewhereA Trip To SomewhereA Trip To Somewhere
Però qui non finisce tutto. La mia giornata lavorativa nel ristorante Soprano non era sufficente per me. Avevo bisogno un lavoro extra perchè l’Inghilterra è molto cara e volevo conservare qualche soldo. La piccola Rebecca si offerse per portarmi in quel bel luogo di legno situato nella periferia di Tunbridge Wells, raggiungibile da una stradina sinuosa piena di curve e accerchiata da enormi alberi e natura senza fine. “High Rocks”, salone per celebrare matrimoni e eventi vari. Perchè no? Lasciai il mio curriculum e me ne andai.Non tardò molto la chiamata, perciò il giorno dopo avevo già un appuntamento con il manager Fabrice, quindi un’altra volta con Rebecca e questa volta col kit da picnic per il bosco giusto in fronte del ristorante. E fu nella reception, nell’attesa della mia tabella di orari per iniziare a lavorare il fine settimana, che passò quel personaggio dai capelli rossicci e lentiggini attrattive, trasportando un enorme vassoio. Ovviamente con un grande sorriso disegnata nelle sue labbra..A Trip To Somewhere
Olga

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