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A tu per tu con| Tataborello

Creato il 16 luglio 2015 da Cchissima @CChissima
A tu per tu con| Tataborello
Chi non conosce Tataborello e i suoi bijoux straordinari?
Noi l'abbiamo raggiunta a Londra dove ormai vive da qualche anno e le abbiamo fatto qualche domanda.
Tataborello. Perchè questo nome?In effetti, riconosco che questo nome possa apparire bizzarro tuttavia è il risultato del mio soprannome – Tata – e del mio cognome – Borello.Dove trovi ispirazione?
Di solito trovo la mia ispirazione nei materiali.
Ci racconti come hai iniziato?
Ho deciso di aprire la mia attività all’età di 23 anni, al termine dei miei studi presso l’Istituto Polimoda di Firenze. Mio padre, che lavorava nel settore del fashion mi ha aiutata a creare il mio business.
Una sfida.
La prima sfida che ho dovuto affrontare è stata quella di organizzare la produzione: è davvero molto difficile trovare le persone giuste con cui fare squadra e mantenere uno standard qualitativo elevato quando il prodotto è artigianale.

Che rapporto hai con la Moda?
Per me la moda è qualcosa di estremamente personale: non sono mai stata attratta dagli status symbol, dai grandi marchi della moda, più semplicemente mi piacciono le cose che hanno una personalità. Sono letteralmente affascinata dalla manifattura poiché ne riconosco il valore e la difficoltà. E questo è qualcosa che vorrei comunicare anche attraverso il mio lavoro: in ogni collezione cerco di proporre una nuova tecnica di lavorazione o un uso particolare del materiale per rendere autentico e unico ciò che creo. Voglio vestire donne di carattere capaci di apprezzare la qualità e l’unicità delle mie creazioni.
Ora, raccontaci un po’ come nasce una collezione.
Ogni collezione inizia dalla ricerca di nuovi materiali: dedico mesi alla ricerca, di nuove idee e di nuovi colori. Spesso trovo ispirazione nei mercatini vintage di Londra o al Victoria & Albert museum. Dopo aver selezionato i materiali inizio a metterli insieme e studio la combinazione dei colori. Infine, metto su la mia musica preferita e inizio a lavorare alle forme e alle finiture. Quando trovo qualcosa di interessante ci costruisco intorno tutta una collezione: collane, bracciali ed orecchini……..è così che una nuova collezione prende vita!
Torino. Che rapporto hai con questa città?
Sono legatissima a Torino dove vive tutta la mia famiglia e dove ho deciso di mantenere la sede della mia azienda nonostante viva ormai all'estero da un paio d'anni. Il mio dna è assolutamente torinese: non mi piace apparire ma piuttosto agire e dimostrare cosa valgo attraverso il mio lavoro.

Progetti futuri?
Per il futuro vorrei dare una grossa svolta creativa alla collezione: il boom della bigiotteria "vistosa" ha immesso sul mercato un mare di prodotti simili tra loro che confondono l'acquirente: una collana di Shourouk o di Lanvin è ormai equiparata ad una collana di Zara!
Per il futuro vorrei abbandonare questo lato commerciale  della bigiotteria e riscoprire nuove lavorazioni artigianali, uniche e distintive.

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@Credits. Per le immagini, si ringrazia la Designer



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