Magazine Psicologia

A volte ritornano

Da Discorrere

 

File:Sigmund Freud LIFE.jpg

foto:wikipedia

Capita di essere in analisi. Capita, sì. Per i motivi più banali, come la morte del gatto, i peli superflui o la vicina col pincher stalker. Poi capita che dopo anni di sedute manco l’analista vi sopporta più, saranno le 532 telefonate al giorno o le ripetute minacce, non si sa, comunque sia un bel giorno pronuncia la fatidica parola, quella capace di provocare la stessa reazione che avreste alla vista di una canotta ingiallita o ad un pedalino bucato, orrore misto a panico accompagnato da sudarelle in libera uscita, la parola è fine. Quindi inspirate, contate fino a 1896, fate due tre esercizietti di yoga tanto per mantenere un minimo di autocontrollo nonché di dignità e, con espressione da cane abbandonato, seviziato e travolto sull’A1 ve ne tornate a casa. Bene. Ora, onde evitare gesti impulsivi, quali volo d’angelo da Ponte Sisto, camminata notturna sul GRA o darla al primo che passa, per poi scoprire che non la vuole e quindi ripiegare nuovamente sulle prime due, buttate giù un piano d’attacco per non soccombere alla vita. Fate una rapida carrellata di tutte le vostre potenzialità e scoprite che: siete dolci e pazienti come uno zuccherino immerso nell’acido cloridrico, affabili quanto una supposta, avete la dinamicità e voglia di fare di un bradipo mummificato, siete scaltre quanto uno gnu con ritardi mentali, sensuali e piacenti quanto un calcio nelle palle e, per concludere in bellezza, siete stitiche. Ora, i due neuroni che avete, si, quelli che ancora ballano la Macarena dagli anni ’90, vi permettono di capire, prima di subito, che mo’ so’ cazzi. Quindi decidete di ri-vo-lu-zio-na-re tutto il vostro modo di fare per riuscire ad andare avanti in modo dignitoso e senza troppe crisi esistenziali (vedi periodo adolescenziale che, aiutatemi a dire Aiuto!) attuando, a seconda delle situazioni, i seguenti innovativi comportamenti:
Esempio n.1: Al supermercato. Decidete di andare a fare la spesa, attività fin’ora sconosciuta e degna di un immaginario fantascientifico d’ultima generazione e, nonostante la piccola Kate Moss che alberga in voi si ribelli con morsi e unghiate, entrate in modalità ALIMENTAZIONE SANA, VITA SANA ON, che c’avete trent’anni pe’ gamba e sarebbe pure ora! Ok, dopo una rapida ricognizione del luogo, qualche gomitata nel costato da simpatiche vecchiette pronte a tutto per l’ultima zuppa in scatola che, maddechestiamoaparlà?! e un’interessantissima conversazione in filippino stretto vi rendete conto che no, nun je la potete fa’, e chiedete assistenza alla badante ucraina della salma ossigeno munita accanto a voi. Detto fatto. In men che non si dica siete fuori dal supermercato, vive e con una quantità di patate e crauti da poter sfamare tutta l’Europa dell’est.
Esempio n.2: Vita sociale. Anche questo è un bel banco di prova, soprattutto perché dopo che avrete passato l’ennesima serata a trascinarvi carponi dal letto al bagno, che quando mai avete fatto in tempo!, non potrete andare dall’analista a piangere in sanscrito antico. Ecco. Decidete comunque di uscire e, splendide splendenti, dopo un summit con le amiche riguardo trucco e parrucco, tanga o culotte (perché so’ dilemmi!), vi ritrovate ad una cena i cui commensali sono: due allegre signorine con minigonna inguinale, che voi in confronto sembrate Memole, tutt’apposto, un tossicodipendente ninfomane che vi chiamerà tutta la sera ‘ehi, piccola’, e poi la gente si chiede perché girate con una scimitarra araba nelle mutande, e perché, eh?, e in fine una coppia di neofidanzati con crisi d’astinenza sessuale in atto, intenti a dare una rapida dimostrazione de Il Kamasutra riveduto e corretto, Giunti Edizioni, pp. 384. Ok. La versione carponi era di gran lunga migliore. Ripiegate su quella.
Esempio n.3: Il lavoro. Se ce l’avete, bella pe’ voi. Se non ce l’avete, e siete minimamente piacenti, consiglio tour guidati in località Arcore per vedere se è avanzato qualcosa. In alternativa propongo Superenalotto, Milionario, Win for life, strip poker o invio di foto a Diva futura e no, non quelle di vostra nonna. Cicciolina docet.
Esempio n.4: Il traffico cittadino. Argomento spinoso. Allora, l’analisi è finita e il vostro analista/vate/Dio vi ha detto che è estremamente orgoglioso di voi, dei progressi che avete fatto e dell’equilibrio che avete raggiunto. Ecco. Buttate tutto al cesso, perché la fuori c’è una guerra in atto e vince chi abbatte il maggior numero di ciclisti e vecchi col cappello. Inoltre l’atteggiamento zen non basterà a distogliere il lavavetri dal rubarvi pure le mutande. No no. Dovete andà de mazza. Comunque, per il ciclista sono 50 punti, il vecchio 150 e il lavavetri 200 e voi, beh, inutile dirlo, grazie alla vostra guida, eclettica e scattante, che vostro padre so’ 15 anni che non esce de casa per paura di essere gambizzato, siete seconde nella classifica romana. So’ soddisfazioni.
Dopo una settimana di tentativi, depressioni post unghie incarnite, visioni mistiche e genitori che saggiamente hanno cambiato continente, loro, che non uscivano dal GRA da 30 anni, decidete che no, non avete bisogno dell’analista, in fondo quei cento euri la settimana (sempre comodo) potete investirli tranquillamente nelle azioni della Eli Lilly. Viva il Prozac!


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