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A Wimbledon esplode la guerra dei reggiseni

Creato il 02 luglio 2014 da Aplusk

tennis femminile wimbledonA Wimbledon è in corso una guerra nel sottosuolo, metaforicamente parlando. Diversi giocatori si sono lamentati per aver subito ispezioni dagli addetti alla organizzazione del torneo che loro hanno definito “rare, ridicole e inquietanti”.
Tutta questa rigidità per far sì che siano applicate le nuove norme in materia di abbigliamento. A Wimbledon il bianco è d’obbligo ed è assolutamente vietato sgarrare. Tanto che – e ha dell’assurdo – esiste il caso di Naomi Broady, uno dei due giocatori britannici ad aver raggiunto il secondo turno, che è stata costretta a disputare un match senza reggiseno, perché violava le regole in vigore. Pat Cah, vincitore di Wimbledon nel 1987, ha deciso di ritirarsi dal torneo delle leggende perché le sue scarpe e il foulard violavano le nuove regole; anche lui ha definito simili disposizioni “arcaico” e “ridicole”.

A Wimbledon esplode la guerra dei reggiseni: il regolamento

Le norme sulla biancheria intima dei giocatori sono molto chiare: “La biancheria intima può essere visibile durante il gioco, deve essere completamente bianca e può avere un colore diverso per una parte che non superi 1 cm”, ha spiegato l’arbitro dell’All England Club, Andrew Jarrett. Ad ogni modo, ci sono altre rivelazioni di giocatori che si sono scontrati con simili rigide regole: “Alcuni giocatori li hanno costretti a cambiare il loro reggiseno o la loro canottiera perché avevano un piccolo elemento di colore”, ha riferito la BBC.

Caroline Wozniacki, ex numero 1 del tennis femminile, ha descritto la situazione come “inquietante”, mentre Barbora Zahlavova Strycova ha spiegato che ha trovato “strano” – e sono d’accordo – che gli ispettori debbano verificare ciò che le donne indossano sotto la gonna. C’è un limite a tutto.


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