Magazine Cultura

A-z: the animals - the best of the animals

Creato il 29 ottobre 2015 da Lafirmacangiante
A-Z: THE ANIMALS - THE BEST OF THE ANIMALSNel giro di pochissimi anni, dal 1964 al 1966, assistiamo all'esordio, al successo e al primo scioglimento di una delle band più celebri della cosiddetta British Invasion, band che ancora oggi è annoverata negli annali della storia della musica per alcuni celeberrimi arrangiamenti di pezzi classici e per la voce inconfondibile del frontman Eric Burdon.
Come usava all'epoca, in questa prima fase di carriera durante la quale i The Animals pubblicarono nel Regno Unito tre album (in America anche di più), la band presenta un misto di cover e pezzi tradizionali che guardano davvero molto al blues più classico con divagazioni sporadiche in altri territori. The best of The Animals è un breve vademecum ottimo per conoscere e apprezzare la passione riversata sugli strumenti dal gruppo di Newcastle in quei primi anni di attività.
Passione testimoniata anche dalle molte date live negli U.K., i successi al Downbeat Club e al Club A Go Go di Newcastle e al Crawdaddy di Londra indirizzano gli Animals verso il loro successo americano. Purtroppo già sul finire del '65 il gruppo inizia a perdere i pezzi e dopo il '66 Eric Burdon ne rinnoverà completamente la formazione (diverranno The New Animals) e il sound, sempre più attratto dalla scena musicale della costa ovest e dalla controcultura del flower power.
Il pezzo d'apertura della raccolta, uno dei più interessanti dell'intero disco e scritto proprio per gli Animals, si ricorda per l'attacco di basso di Chas Chandler inseguito dai ricami della chitarra di Hilton Valentine, duetto semplice e riuscitissimo che caratterizza un inno di ribellione, anche questo semplice ed efficace, senza mezzi termini: It's my life and I'll do what I want, it's my mind and I'll think like I want. Cori indovinati e suoni di facile presa la rendono una hit che vedrei bene anche in qualche film del buon Quentin, almeno quell'intro...
Poi tanto, tanto blues venato a volte da echi di Yardbirds (Gonna send you back to Walker) e spostamenti bianchi al genere, coretti ariosi a condire il tutto e a far risaltare il bel cantato di Burdon, chitarre supportate dall'organo, temi cari al genere e tanto tanto amore. Qualche concessione al soul più romantico sul pezzo di Sam Cooke Bring it on home to me e poi ancora blues con Fats Domino e John Lee Hooker, praticamente degli standard.
Bravi i The Animals, bravi anche con il pop, con accenni di twist e rock 'n roll, ok l'anima nera ma dare un po' di movimento ai dischi non può far male, specie nel caso di una collection come questa, e allora ben vengano brani come Roberta o We gotta get out of this place.
E poi i due tormentoni che è impossibile non citare, pezzi coverizzati ovunque (anche da loro stessi) e che probabilmente ormai usciranno dalle orecchie a chiunque. Qui si vede il talento del gruppo che riesce a non farmi odiare l'ascolto di The House of the Rising Sun ma soprattutto il pezzo Don't let me be misunderstood che i Santa Esmeralda con tanto impegno riarrangeranno allo scopo di fracassare le palle a tutto il mondo. Brani che ascoltati nella versione dei The Animals emergono nel loro antico splendore, i Santa Esmeralda, oltre che a Nina Simone, dovranno rendere conto anche a loro.

The best of The Animals, 1966 - MGM
Eric Burdon: voce
Alan Price: tastiere
Hilton Valentine: chitarra
Chas Chandler: basso
John Steel: batteria
Tracklist:
01  It's my life
02  Gonna send you back to Walker
03  Bring it on home to me
04  I'm mad again
05  The house of the rising sun
06  We gotta get out of this place
07  Boom boom
08  I'm in love again
09  Roberta
10  I'm crying
11  Don't let me be misunderstood

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazines