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Abominio in Iran: prigioniero politico operato al cuore e rispedito subito in cella senza cure mediche [Foto]

Creato il 07 ottobre 2014 da Nopasdaran @No_Pasdaran

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Non ci sono parole per descrivere quello che è accaduto a Karim Maroufaziz, detenuto presso carcere iraniano di Rajaei Shahr. Karim Maroufaziz è un prigioniero politico, incarcerato dal regime per le sua attività in favore dei diritti dei lavoratori e dei diritti umani. Un sindacalista, la cui autonomia di pensiero non è piaciuta al regime. Per questo, i Pasdaran lo hanno sbattuto in carcere, e i Mullah lo hanno condannato all’ergastolo. Nonostante i suoi 74 anni suonati e problemi di salute gravissimi, in questi giorni Karim ha avuto il coraggio di manifestare il suo dissenso anche dal carcere, dichiarando lo sciopero della fame in protesta contro la pena di morte nella Repubblica Islamica. Probabilmente, anche questo estremo sforzo è stata una delle ragioni che ha causato il suo ultimo crollo fisico: il 6 settembre scorso, infatti, Karim si è sentito male ed è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Imam Khomeini. Qui, il 9 settembre, è stato operato al cuore in un delicatissimo intervento a cuore aperto, che ha previsto anche l’impianto di un bypass. Un intervento come quello subito da Karim, in qualsiasi paese civili, avrebbe dovuto prevedere una lunga degenza in ospedale, al fine di ottenere le delicate cure mediche post-operatorie, necessarie ad un normale paziente. Karim, però, per il regime non è un “normale paziente”: è solo un nemico dello Stato, che non merita alcuna attenzione e rispetto. Per questo, a dispetto dell’opinione negativa dei medici, il giudice ha ordinato l’immediato ritorno in carcere di Karim Maroufaziz. Le immagini che pubblichiamo qui sotto, davvero esclusive, mostrano Karim – pieno di punti di sutura ancora non tolti – mentre viene medicato da un compagno di cella. Una vergogna!

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