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Abruzzo, settimana santa a Sulmona tra riti e confetti

Creato il 30 marzo 2015 da Xena58 @xena58

Abruzzo, settimana santa a Sulmona tra riti e confetti

Abruzzo, eccoci a Sulmona, piccola città abruzzese in provincia dell'Aquila, che vanta l'assegnazione della Medaglia d'Argento, in seguito al contributo della popolazione nella lotta partigiana durante il secondo conflitto mondiale. Situata nel Parco nazionale abruzzese, si pregia di aver avuto nobili natali, in quanto vi nacque il poeta latino Publio Ovidio Nasone. Abruzzo, settimana santa a Sulmona tra riti e confetti
Celebre la sua frase..

Presi un pugno di sabbia e glielo porsi, scioccamente chiedendo un anno di vita per ogni granello; mi scordai di chiedere che fossero anni di giovinezza. (Le Metamorfosi)......

Abruzzo, settimana santa a Sulmona tra riti e confetti

Geografia

Famosa per la produzione di confetti di ogni tipo, tradizione millenaria, Sulmona è distante dal mare Adriatico di 60 chilometri, perciò soggetta a clima freddissimo in inverno e torrido in estate. Costruita al centro della Valle Petrigna, è delimitata tra due torrenti e dalle maestose montagne della Maiella e del Morrone, nei pressi di Manoppello, sede di una immagine del Volto Santo di Cristo.

Storia

Città antichissima risalente alla distruzione di Troia e alla fondazione da parte di un compagno di Enea, Solimo, a cui si riferisce il nome. Durante l'epoca romana Sulmona fu sede di municipio romano cui si evince dall'architettura dei suoi numerosi e imponenti palazzi, tra cui spicca il teatro comunale, Maria Caniglia, e il Palazzo dell'Annunziata.

Notevole è la chiesa di A Sulmona si svolgono i riti della
San Panfilo, patrono di Sulmona, dotata di organo di tipo italiano, il cui autore ha realizzato l'organo della cappella gregoriana a San Pietro a Roma. La sua costruzione risale all'anno 1705, probabilmente su un tempio romano, e si presenta come un miscuglio di stili architettonici in quanto è stata soggetta a vari terremoti nel corso dei secoli.
Feste e ricorrenze Settimana Santa, davvero suggestivi chiamata del Cristo Morto, dove centinaia di figuranti, in vestiti sgargianti rossi fuoco, adornato dal soggolo bianco (un panno bianco, tipo cravatta, che ricopre il petto) e da un medaglione di dimensione diverse.
Partenza dalla Santissima Trinità alle sette di sera e preceduta da una banda di ottoni, il corteo sfila nelle strade cittadine, accompagnato da musica funebre e canti. Dietro ai cantori è posto la bara di Cristo, il sacerdote e la statua della Madonna, adornata da un drappo nero che, nel corso della manifestazione, perderà in Piazza Garibaldi.
E dulcis in fundo..il dolce dei confetti, considerati da millenni di buon augurio, che derivano molto probabilmente da dolcetti romani rivestiti da noccioline, pinoli e noci rivestiti da miele, usati per festeggiare eventi come la nascita e matrimonio. Le mandorle utilizzate per produrli provengono da Avola, che hanno contribuito al diffondersi dei famosi confetti di Sulmona, pregevoli sono i cannellini, confetti lunghi e sottili, di cui Giacomo Leopardi era un grande estimatore.

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