Magazine Cultura

Abysmal Grief - Feretri

Creato il 06 maggio 2013 da Iyezine @iyezine
Abysmal Grief – Feretri – La Quintessenza Dell’horror Doom - Terror From Hell Records &l;
  • HOME
  • recensioni
    • Indie
    • Rock n Roll
    • Black Music
    • Pop / Folk
    • Elettronica
    • Metal
  • articoli
  • news
  • libri
  • interviste
  • podcast
    • Rock n Roll
    • Black Music
    • Elettronica
  • 7 pollici
  • BESTof2011
    • BESTof2010
    • BESTof2009
    • BESTof2008
    • BESTof2007
  • archivio
    • Archivio2012
    • Archivio2011
    • Archivio2010
    • Archivio2009
    • Archivio2008
    • Archivio2007
  • chi siamo
  • contatti

Recensione

Home > Recensioni > Abysmal Grief - Feretri

http://www.iyezine.com/media_foto/2013/abysmal.jpg metal Feretri Abysmal Grief

Abysmal Grief - Feretri

6 Maggio 2013 A cura di:

Stefano Cavanna

Abysmal Grief - Feretri

Abysmal Grief
Feretri

2013 - Terror From Hell Records
Voto : 8.50 / 10

Tag: doommetal doommetal

2013-05-06 00:00:00 Stefano Cavanna

Arrivando un pò in ritardo sull’uscita di questo disco, si rischia di ripetere o ancor peggio di fare un bignamino di tutte le recensioni già uscite.

Ciò che mi resta, a questo punto, è provare a parlare, da genovese, di una band della mia città che perpetua un filone musicale che, all’ombra della Lanterna, trae ispirazione da un immaginario agli antipodi della modernità, fatto com’è di riferimenti ai mitici sceneggiati tv in bianco e nero e all’horror all’italiana, più Fulci-Bava che Argento, e lo dimostra scegliendo come copertina un’immagine tratta da uno dei rivalutati B-movies dei primi anni ’70.
In una città che si sta decomponendo seppellita dalla crisi, prima ancora morale che economica, avvilita dall’ignavia dei governanti e aggrappata alle sorti di un porto che fatica a reggere l’accresciuta competitività della concorrenza, gli Abysmal Grief come sfondo per le loro (rare) foto promozionali non scelgono, come parrebbe logico, i monumenti funebri di Staglieno, simbolo decadente della nobiltà di una Superba che ha cessato di esistere da decenni, bensì i piccoli cimiteri di periferia o di campagna, nei quali anonimi resti contrassegnati da una semplice croce faticano a ritagliarsi spazio tra le erbacce e l’incuria volte a simboleggiare, anch’esse, un degrado che appare irreversibile.
Seguendo la strada tracciata, perlomeno a livello di immaginario retrospettivo, dai Malombra prima e da Il Segno Del Comando poi, gli Abysmal Grief esorcizzano il terrore della morte nel miglior modo possibile, ovvero con un doom malsano e dai tratti antichi, nel quale è un magnifico hammond a condurre le macabre danze contrappuntato da un basso pulsante e, talvolta, dominante anche su una chitarra che, quando si ritaglia spazio in versione solista, lascia sempre il segno; a piantare gli ultimi chiodi sulla bara è, idealmente, la voce di Labes C. Necrothytus che ricorda in senso lato quella del grande Carl McCoy, almeno nell’impostazione, passando da tonalità baritonali ad un growl profondo ma sempre comprensibile, e nella capacità di comunicare il funesto contenuto lirico dei brani.
Questo disco mostra un volto diverso, più orrorifico e morboso, del doom, che in tutte le sue versioni mantiene le proprie caratteristiche di musica per pochi, e pazienza se la sua visibilità a livello di media è nulla e se (conseguentemente) ai concerti si faticano a riempire locali anche piccoli; il doom è un modus vivendi (e non “moriendi” come potrebbe erroneamente pensare qualcuno) e per suonarlo ed ascoltarlo è necessaria una sensibilità diversa che consente di godere di sensazioni e vibrazioni psichiche precluse alla maggioranza delle persone.
Feretri in definitiva, corrisponde per filo e per segno a ciò che ogni appassionato avrebbe voluto ascoltare dagli Abysmal Grief; l’insinuante e malefica tastiera che pervade questi tre quarti d’ora di grande musica si è incuneata nel mio cervello e non ha nessuna intenzione di abbandonarlo in tempi brevi.
Lungi da tentazioni sciovinistiche, si può tranquillamente affermare che un disco con tali caratteristiche poteva estrarlo dal cilindro solo una band italiana.
Letteralmente imperdibile.
Tracklist :
1. Lords of the Funeral
2. Hidden in the Graveyard
3. Sinister Gleams
4. Crepusculum
5. The Gaze of the Owl
6. Her Scythe
Line-up :
Lord Alastair - Bass
Regen Graves - Guitars, Drums
Labes C. Necrothytus - Keyboards, Vocals


Commenti:

Al momento non ci sono commenti. Lascia il primo commento completando il form qui sotto.

Cosa ne pensi ? Lasciaci un commento.....

Nome* Email Commento* La capitale d'italia?* (write 'roma' minuscolo)

Secondo noi potrebbe piacerti anche:

Black Capricorn - Born Under The Capricorn

Black Capricorn - Born Under The Capricorn

The Wounded Kings-in The Chapel Of The Black Hand

THE WOUNDED KINGS-In The Chapel Of The Black Hand

Antonius Rex - Hystero Demonopathy

Antonius Rex - Hystero Demonopathy

Ultimi post:


6 Maggio 2013

Dead Music Podcast Vol 2 (inva

6 Maggio 2013

Fabio Biale
La Sostenibile Essenza Della L

6 Maggio 2013

Il Garage Ermetico
Dopodomani

6 Maggio 2013

Maria Rodes, Ramon Rodriguez I Martì Sales
Convergencia I Uniò

6 Maggio 2013

Abysmal Grief
Feretri

6 Maggio 2013

Claymords
Scum Of The Earth

6 Maggio 2013

Estrangement
Beneath Belong

6 Maggio 2013

October Tide
Tunnel Of No Light

2 Maggio 2013

Koinè
Come Pietre

2 Maggio 2013

Gazebo Penguins
Raudo


Altre Sezioni:
Netlabels
Tour Diaries
Cinematic Blog
Riviera 2011

In Your Eyes:
Contatti
Chi Siamo
Sitemap
Iscriviti alla Newsletter
Web Design

Social:
Facebook
Gruppo di Facebook
Twitter
Feed Rss


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :