di Paolo Cardenà- Se in Italia uno si macchia del reato di omicidio, ossia uccide una persona, c'è il caso che possa stare a piede libero fino al terzo grado di giudizio, salvo che non ne introducano un quarto. Il nostro ordinamento è garantista e prima di ingabbiare una persona, ci si deve accertare che l'imputato sia effettivamente colpevole; ed è giusto così.
Se sei un politico e mandi a puttane un Pese di 60 milioni di persone, magari rischi che diventi pure Presidente delle Repubblica del Paese che hai fatto fallire.
Se invece tu sei un contribuente e hai un contenzioso con il fisco, ti arriva subito la cartella esattoriale da parte di Equitalia che, solo se sei fortunato, viene sospesa durante il primo grado di giudizio. Se malauguratamente tu dovessi soccombere in primo grado, pur potendoti appellare in un secondo grado di giudizio, ti arriva subito Equitalia e se non paghi nei termini stabiliti, ti pignorano auto, moto o addirittura ti iscrivono ipoteca sull'abitazione. Ti mettono con il culo per terra, insomma. Nel frattempo, se hai una azienda e le banche si accorgono che Equitalia ti ha ipotecato la casa, o peggio il capannone della tua azienda, ti chiudono subito le linee di credito e tu fallisci mandando a casa i tuoi dipendenti, sempre che se ne abbia qualcuno ancora in forza e non "soppresso" dalla crisi. Nel frattempo, siccome le banche se la passano male, lo Stato ti chiede di pagare più tasse per salvare le stesse banche che ti hanno fatto fallire, e tu paghi. Poi, dopo aver pagato anche Equitalia, e atteso i tempi biblici del secondo grado del tuo contenzioso con il fisco, magari vinci. Ma intanto hai pagato, sei fallito, hai mandato a casa i tuoi dipendenti, hai salvato le banche e ti sei rovinato la vita, la tua e quella della tua famiglia. Sempre se non schiatti prima, un giorno,raccomandandoti a qualcuno, forse, potrai avere ritornati i tuoi soldi che hai indebitamente pagato. Ma la vedo dura.