Il Museo Lapidario Maffeiano, che da Piazza Bra mostra una comoda salita, è accessibile in autonomia solo per la parte centrale del cortile interno. Non è possibile visitare l'interno dei colonnati per la presenza di scalini e passaggi angusti, ma anche da fuori si possono ammirare molte lapidi e iscrizioni.
Il Museum Veronense di Maffei è un lapidario: lo studioso volle infatti creare un museo di lapidi, perché era convinto che le iscrizioni, più di qualsiasi altro manufatto antico, fossero vere "antichità parlanti", fonte primaria ed insostituibile di conoscenza della storia, frammenti del passato capaci di narrare direttamente i fatti agli studiosi, senza la mediazione di riproduzioni cartacee o di trascrizioni a stampa.
Il Maffeiano è uno dei pochi musei in Italia con un cospicuo nucleo di opere greche, provenienti da territori interessati nel Settecento dal dominio o dai traffici commerciali della Repubblica di Venezia. Nella sala greca, al primo piano, sono esposte iscrizioni di tipo pubblico, stele funerarie e rilievi votivi, dedicati al culto degli eroi.
ENTRATA MUSEO
L'entrata alle sale del Museo è purtroppo preceduta da uno scalino, e si spera vivamente di veder presto comparire una rampa.
Superato lo scalino si accede alla biglietteria, l'entrata, come in tutti i musei civici di Verona, è gratuita per disabile e accompagnatore.
A piano terra si il Museo conserva testimonianze relative al suo creatore, Scipione Maffei, e all'architetto che collaborò nella costruzione, Alessandro Pompei, oltre alla planimetria e all'alzato dell'edificio alla metà del Settecento.
Francesco Scipione Maffei, marchese di (1675-1755), fu un poliedrico studioso: drammaturgo, storico e museologo. Educato nel collegio dei Gesuiti di Parma e a Roma, iniziò la sua carriera come soldato, partecipando alla Guerra di Successione spagnola, ma in seguito si dedicò a interessi culturali; nel 1710 collaborò con Apostolo Zeno e Antonio Vallisnieri al "Giornale dei Letterati". Una delle sue opere più importanti è la "Verona illustrata", sulla storia, le antichità, le opere d'arte della città di Verona (1731-1732).
Ai piani superiori si accede tramite ascensore
Al primo e secondo piano le opere, le bacheche e le targhe didascaliche sono ben posizionate anche per chi visita il museo in carrozzina o per i bambini , gli spazi sufficientemente ampi. Da visitare anche la stupenda terrazza che si affaccia su Piazza Bra. Non dispone di bagno per disabili.
CIVILTÀ GRECA
CIVILTÀ ROMANA
Il Maffeiano è ricchissimo di testimonianze sulla civiltà romana, esposte nel cortile, nella sala interna al secondo piano e nel sotterraneo. Nel cortile porticato si trovano in gran numero iscrizioni latine da Verona e dal suo territorio, oltre che dalla Dalmazia, dall'Istria, da Aquileia, da Brescia e da varie città venete. Sono esposti anche miliari (segnacoli posti lungo le strade romane per indicare la distanza tra una città e l'altra) della via Postumia, la più antica ed importante arteria romana dell'Italia Settentrionale. Vi sono infine iscrizioni da Roma e dal suo territorio, che offrono uno straordinario spaccato della vita quotidiana della grande città.
CIVILTÀ ETRUSCA
Fra le opere etrusche si segnalano urnette funerarie con vivaci rappresentazioni. Nella sala al secondo piano sono inoltre esposte tre stele e due segnacoli sepolcrali funerari (un ciottolo ed un cippo troncopiramidale) degli antichi Veneti, la cui civiltà si sviluppò nel corso del primo millennio a.C.; ai tempi di Maffei quasi nulla si sapeva di questo popolo.