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Accorato appello di Luigi Bonaventura, pentito d’ndrangheta all’Eurodeputato Sonia Alfano

Creato il 25 maggio 2013 da Yellowflate @yellowflate

Sonia-AlfanoRiceviamo e pubblichiamo lettera, così come pervenuta.  Il testo è un appello redatto da Luigi Bonaventura, pentito d’ndrangheta all’Eurodeputato Sonia Alfano,  Presidente Commissione Antimafia Europea.

 

“Sono Luigi Bonaventura attualmente collaboratore di giustizia, senza troppe parole di cerimonia vorrei chiederle un suo intervento affinchè lei possa conoscere la situazione in cui io e la mia famiglia (moglie e 2 figli minori) versiamo. La mia situazione è grave e problematica.
Sono un dissociato e collaboratore volontario, all’atto del grande passo non avevo un giorno di condanna e neanche adesso, dopo oltre 6 anni,  non  ho ancora un giorno di condanna definitiva,   tutte quelle che ho preso  sono nei primi gradi di giudizio e solo per le mie ammissioni.

Non sono un ergastolano che ha deciso di collaborare per non farsi la galera come si e’ soliti far credere.

Non sono uno che quando ho potuto scegliere mi sono affiliato alla ndrangheta.  Quando ho potuto scegliere mi sono dissociato abbracciando lo stato,l’ onesta la legalità cosa che insegno ogni giorno ai miei figli!


Sono nato giovane d’onore sono stato un bambino soldato,cosi io cosi mio padre e forse anche mio nonno.
Io ho deciso di collaborare anche per riscattare la famiglia ,me stesso,ma in realtà con questo sistema non si riscatta niente si portano solo i figli a macello ecco perché tanti non collaborano il sistema e’fatto volutamente a posta per fermare un certo tipo di collaborazione per fermare le verità.
Aver collaborato volontariamente per lo Stato o parte di esso sembra un aggravante,se si e’di spessore si viene martoriati ecco perché gente come Provenzano non collabora,perche non lo si vuole gli viene a tutti i costi impedito e per riscontrare ciò basta vedere cosa gli accade o basta vedere cosa accade alla mia famiglia.
Forse lei onorevole, penserà che i miei sono i soliti problemi che hanno tanti collaboratori e testimoni di giustizia, ebbene questi problemi li ho anche, ma qui nel mio caso si e’ andati molto ma molto oltre ,ma no per sfortuna o per caso ma semplicemente perché questa e’ la sorte di chi era di vero spessore di grande conoscenza e collabora con la giustizia.

Sono uno dei più importanti pentiti di ‘ndrangheta uno dei pochi, rari ,  non lo dico per vanto ma e’ solo un fatto anche se le ripeto, questo per una parte di Stato e un aggravante una piaga non solo da debellare ma addirittura da prevenire. Dopo anni sono riuscito anche a denunciare un sistema di finti pentiti e collusi appartenenti al programma di protezione e derivati vari, quindi lei puo’ immaginare di quanto sia aumentata la stima per me da parte di deviati e altre cose similari.
Oggi i fatti mi danno sempre più ragione basta guardare la cronaca su Felice Ferrazzo e Eugenio Ferrazzo per ultimo l’altro finto pentito Piero Speranza. 
Notizie dei Ferrazzo e di Speranza, onorevole, non è difficile reperirle,  posso, se le dovesse interessare inviarle la rassegna stampa sui casi per poterle dimostrare, Onorevole, che non sono esclusivamente mie supposizioni ma esistono fatti comprovati non solo sulla stampa ma dalle indagini di Polizia.
Le posso dimostrare come stanno facendo di tutto per distruggere la mia famiglia che e’ composta da 2 nuclei famigliari quindi 8 persone.


E’ questa la  sorte per chi e’di spessore e decide di collaborare?  La distruzione?  L’inferno? Bonaventura

Mi stanno cercando di annientare fare impazzire proprio come Provenzano naturalmente con altre forme ma sempre devastante.

Il paragone con Provenzano le può sembrare esagerato ,ma io le posso assicurare che non e’cosi, non discuto lo spessore, ma le assicuro che nel mio piccolo sono per una parte di Stato un Provenzano,  sono un esempio di uomo distrutto proprio per colpirne uno per educarne migliaia i tanti Provenzano che vorrebbero o penserebbero di collaborare ecco perché ho fatto un piccolo paragone non per altro, anzi mi dissocio dai suoi crimini e ringrazio Dio per non avermi permesso di commettere atti ancora più terribile.

Di tutto cio che io dico per vedere davvero come non funziona il programma di protezione basterebbe venire qui a Termoli e verificare di persoa tutto questo, nel caso non troverà riscontro in quello che le scrivo son il primo a chiedere a gran voce il mio arresto immediato

Le vorrei chiedere l amicizia su fb anche solo per poter dialogare con lei un po poi magari potrà anche togliermi,io la pregherei almeno di ascoltarmi di avere un piccola chat con me,di tutto ciò che le dico se vuole potrò darle anche il numero dei miei legali.

Non sono un buffone mi creda sono solo uno di quelli di spessore che se collaborano vengono o distrutti con tutta la loro famiglia,come punizione per essere fermato per essere soprattutto di esempio per chi di spessore vuole prendere questa strada.

La prego mi ascolti io non sono tanto bravo con lo scrivere, mi faccia tutte le domande che vuole, le assicuro che grazie alla mia storia si potrà capire meglio come funziona il programma di protezione,il perché e come si puo intervenire per farlo funzionare davvero per permettere la collaborazione importante quella vera,le verità,il debellamento o quasi della ndrangheta delle mafie.

Non e’un utopia battere le mafie si puo!  Mi allungo ancora un po per chiederle di dare un occhiata sul web sulla mia storia,io collaboro e ho collaborato con 9 procure la DNA e una procura straniera,sono qui a Termoli dove collaboro e denuncio a Dda di Campobasso, dell’Aquila, di Bari e ho collaborato con DDA di Salerno.

Le sembra normale che dove denuncio vivo?!
Senza scorta senza niente,sa come mi batte il cuore quando denuncio davanti ad un magistrato pensando che i miei figli calpestono lo stesso suolo di chi denuncio?! Qui se non si fa qualcosa la storia del piccolo Di Matteo si ripeterà presto e non sto esagerando glie lo assicuro.
Qui in provincia di Campobasso dei finti pentiti hanno distrutto la vita di Enzo Tortora e la storia si stava per ripetere con altri.


Qui Angelo Izzo il cosiddetto mostro del Circeo ha barbaramente ucciso e poi seppellito la moglie e la figliloetta del pentito Maiorano qui e’ iniziato il dramma di lea garofalo con tentativo di sequestro e poi completata l’opera a Milano,qui Ferrazzo teneva un ingente arsenale della ndrangheta a 200 metri da casa mia,il figlio eugenio fra raffinerie e armi faceva lo stesso,qui qui stessi hanno attentato nell’autunno del 2007 alla mia vita almeno questa e la volta più riscontrata con tanto di lettera trovata a casa di Ferrazzo,qui mi hanno messo un proiettile con immaginetta nella cassetta della posta,qui Speranza faceva ndrangheta scassava le porte e violentava le donne come potrà  leggere dalle ultime notizie di cronaca, l’ ufficio competente  che gestiva tutto è sempre lo stesso. 
Dal primo giorno i nop(nucleo operativo protezione) sapevano che questi erano presenti  in quest’aria perché li gestivano loro tutti i collaboratori di ndrangheta  del territorio,   non solo calabresi ma per giunta dalla mia stessa provincia di Crotone fra appartenenti alla mia cosca e rivali,da Garofalo, Pucci, Speranza, Franceso Amodio, Felice Ferrazzo e figlio ecc ecc sapevano dal primo giorno che Bonaventura era incompatibile con questa provincia regione, eppure…..! non le sembra assurdo che uno come me venga messo a 2 passi dalla calabria,hai confini con la sacra corona unita ai confini con la camorra etc? dopo oltre 8 mesi mi hanno abbordato sotto casa per corrompermi per farmi diventare un finto pentito e poi non riuscendocci hanno cercato di ammazzarmi,nel 2011 sono stato abbordato 2 volte dai De Stefano e Tegano sempre con l’intento di corrompermi.ma io non ho ceduto ho denunciato il tutto il 22 novembre del 2011 alla dda di cz da allora il mio incubo si e’solo ulteriolmente aggravato,dopo pochi mesi dalla denuncia chiama uno dei nop verso le 8 di sera in telefonata privata,prima minaccia mia moglie poi dopo 10 minuti mi richiama e parla con me per convincermi a ritrattare e tante e tante altre cose.mi sono stati prospettati dei trasferimenti che erano impossibili d accettare cosa che naturalmente volevano.trasferimenti con gli stessi assurdi criteri adottati qua a termoli e in aree ancora con forte presenza di ndrangheta o mafia più di questa,andando per giunta a trovare di nuovo i Ferrazzo o i Mancuso che ho denunciato ecc ecc cmq potrei spiegarle tante altre cose ma scrivere non e’il mio forte.

Provi a verificare lei stessa quello che le ho raccontato  e le ripeto se non fosse vero mi sbugiardi pubblicamente e richieda il mio immediato arresto.

In ogni caso no per lusingarla,conosco un po la sua storia famigliare seguo le sue lotte e l’ammiro e la stimo molto e continuerò a farlo indifferentemente da tutto!

Scusandomi se le ho recato disturbo le invio un cordiale e stimato saluto,spero a presto Luigi Bonaventura.”



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