La mia meravigliosa routine pomeridiana, almeno per il momento, fra poco tornerà mattutina, è la ricerca di annunci di lavoro.
- Cercasi segretaria per gestione posta e centralino, max 28 anni, 5 anni di esperienza nel ruolo. Laureata.
I conti non tornano. Non in Italia almeno, dove, statistiche alla mano, sono pochissimi i ragazzi che si laureano in corso e ancora di meno quelli che trovano lavoro con la tesi fresca di stampa. Poi passatemelo, a cosa ti serve la laurea per rispondere al telefono?
- Cercasi impiegata per lavori di ufficio generico, max 29 anni, tassativa laurea specialistica.
Barbone e malefico direi. Non solo vuoi pagarla una miseria perché la metti sotto apprendistato, ma di nuovo, per rispondere al telefono vuoi la SPECIALISTICA? Devono avere telefoni davvero complicati in quegli uffici. Peggio che alla Nasa.
- Cercasi baby sitter per bambino di sei mesi, tassativa laurea in scienze dell'educazione.
È risaputo, in Bicocca tra gli esami c'è anche "Cambio del pannolino I, con laboratorio annesso".
Uno può anche ridere leggendo questi annunci assurdi, o quando ha tutte le carte in regola per un posto di lavoro ma si vede rifiutare la candidatura perché in età da marito o peggio ancora senza nessuna spiegazione.
Ma dopo un anno e mezzo a casa io non ho proprio voglia di ridere. Dopo aver dovuto mollare l'università a un anno dalla fine perché non me la posso permettere non ho voglia di ridere. Non potermene andare da questo paese perché non ho i soldi minimi per potere iniziare una nuova vita all'estero mi fa sentire in gabbia, mi chiude la gola e lascia parecchio amaro in bocca, soprattutto quando senti gente che si fa beffe di quelli nella mia situazione. Gente che ti fa sentire una fallita dicendo che il lavoro è un privilegio non un diritto, che non si può arrivare a 32 anni senza una laurea e vivere ancora a casa con i genitori. Come se fosse solo colpa tua, non di un sistema completamente marcio e sbagliato.
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