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Ad Assisi anche rappresentanti di un ateismo sano e non violento

Creato il 27 ottobre 2011 da Uccronline

Ad Assisi anche rappresentanti di un ateismo sano e non violentoOggi Papa Benedetto XVI si è recato ad Assisi per la “Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo”, evento voluto dallo stesso Pontefice 25 anni dopo il primo grande incontro interreligioso promosso da Giovanni Paolo II nella città di San Francesco (il 27 ottobre 1986) e quasi dieci anni dopo quello svoltosi sempre ad Assisi nel gennaio 2002. Ancora una volta, come mostra Zenit.it, il mondo guarda al Pontefice.

Tra le novità di questo appuntamento anche la scelta di invitare ad Assisi -oltre ai rappresentati delle religioni- anche non credenti e agnostici, dimostrando in modo corretto che la ricerca del vero e del bene appartiene a tutti gli uomini di buona volontà. Sono presenti dunque la filosofa e psicanalista francese Julia Kristeva, il filosofo italiano Remo Bodei, il messicano Guillermo Hurtado e l’austriaco Walter Baier. Nella parte conclusiva del discorso, il Pontefice ha detto: «La vera risposta all’ateismo che nega Dio viene da quei non credenti che cercano la verità, che sono in cerca di Dio». Qui il discorso integrale.

Tra questi ”non credenti in ricerca” c’è Remo Bodei, filosofo, docente all’University of California, il quale ritiene che vada «portata avanti una comune ricerca della verità. Soprattutto nel contesto attuale» dove «la verità viene concepita come una “torta da spartirsi”, in cui ciascuno prende una fetta a condizione che anche l’altro ne prenda un’altra. Ma questa è una visione della verità degradata a opinione. Invece Benedetto XVI, che stimo per i suoi scritti su Agostino, ha il grande merito di aver sottolineato la valenza “greca” del cristianesimo, ricordando che la fede non è solo intenzione o emozione, ma anche razionalità». Continua Bodei: «Mi auguro che, come ha fatto il cardinal Bagnasco a Todi, la Chiesa voli sempre più alto. Credo che, dalla Cattedra dei non credenti del cardinal Martini fino al Cortile dei gentili di Benedetto XVI, l’istituzione ecclesiale abbia manifestato la disponibilità a rileggere (senza metterli in discussione) i propri dogmi in rapporto al presente [...] ciò diventa un fatto positivo anche per i “laici”, cioè quei non credenti che non vogliono vivere nella banalità. E non si conformano all’astronomo Laplace quando disse: “Ho scrutato il cielo e non ho visto Dio”. Riscoprire la dimensione del sacro, soprattutto in un periodo di crisi come questo, in cui l’economia e il futuro dei giovani appaiono incerti (noi occidentali diventeremo più poveri), costituisce un lavoro comune per credenti e non credenti, al di là dei colori dei partiti. Qui si situa il giusto ruolo della rilevanza pubblica della Chiesa, senza che essa arrivi a dettare legge. Questa collaborazione è in definitiva benefica per la società».

Julia Kristeva afferma invece che «attaccandosi all’oscurantismo, la secolarizzazione ha dimenticato di interrogarsi sul bisogno di credere che è sotteso al desiderio di sapere, così come sui limiti da porre al desiderio di morte per vivere insieme. Tuttavia, non è l’umanesimo, sono le derive settarie, tecnicistiche e negazionistiche della secolarizzazione che sono precipitate nella «banalità del male», e che oggi favoriscono l’automatizzazione in atto della specie umana. «Non abbiate paura!», queste parole di Giovanni Paolo II non erano rivolte solamente ai credenti, che incoraggiavano a resistere al totalitarismo. L’invocazione di questo Papa – apostolo dei diritti dell’uomo – ci incita anche a non temere la cultura europea, ma al contrario ad osare l’umanesimo: costruendo complicità tra l’umanesimo cristiano e quello che, scaturito dal Rinascimento e dai Lumi, ambisce a rischiarare le vie rischiose della libertà».

Infine il filosofo Guillermo Hurtado spiega la sua presenza dicendo che un agnostico ad Assisi accompagna «i credenti nella ricerca della verità e della pace, come ha detto Benedetto XVI». Ritiene ci siano diversi tipi di ateismo, così come tante e diverse sono le religioni: «è un ventaglio che va dagli atei belligeranti giacobini (che pretendono di cancellare la religione) fino agli agnostici aperti alla manifestazione della religiosità».

Insomma, un ateismo sano, civile, non banale ed intelligente. Sempre più in estinzione, purtroppo.


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