Da molto tempo ad Hong Kong la sete di denaro e la fede di antiche credenze coesistono amichevolmente. Ora però alcuni eventi hanno scatenato il timore che l’avidità possa corrompere la pratica del feng shui , il sistema cinese di geomanzia per il quale una propizia disposizione degli oggetti assicura armonia, salute e fortuna.
Legislatori e gruppi di attivisti di Hong Kong stanno cercando di capire come il governo rimborsa quei villaggi che accusano i progetti di sviluppo urbano di danneggiare il proprio feng shui , e chiedono che si indaghi per scoprire quanto sta costando ai contribuenti la volontà governativa di assecondare i seguaci del feng shui.
I villaggi sono autorizzati a chiedere i costi delle ristrutturazioni necessarie a riparare qualsiasi modifica negativa del paesaggio causata da quei progetti. C’è la possibilità di una sfortuna provocata dal taglio di un albero o dal tracciare una nuova strada in una maniera che può disturbare il “qi” locale , cioè l’energia che pervade ogni cosa , e che è un fattore cruciale , nel determinare il feng shui. Le richieste d’indennità per ripristinare il feng shui positivo possono prevedere la costruzione di un padiglione “ che scaccino i spiriti maligni e plachino gli dei”.
Questi metodi sono proseguiti fino all’anno scorso, quando degli attivisti si sono opposti di accettare alle richieste di un capo villaggio che voleva un indennizzo feng shui per la costruzione di una ferrovia. Il gruppo che rappresenta gli abitanti del villaggio di Kap Lung , ha sostenuto che si trattava di una frode di quel capo villaggio.
Eddie Tse Kai-kit , portavoce della Lega per il monitoraggio della collusione fra governo e amministrazioni rurali, e chiede che il sistema ei rimborsi del feng shui sia più trasparente. Lo scorso ottobre il governo ha dichiarato che per ripristinare i feng shui danneggiati, dal 2000 ad oggi ha speso 9,4 milioni di dollari di Hong Kong ( 1,2 milioni in dollari Usa). Ma secondo un rapporto del South China Morning, i soldi spesi sono ben 72.
Il governo ha fatto sapere che presto gli indennizzi feng shui saranno regolamentati da nuove linee guida. A volte il feng shui non è che una scusa per ricevere denaro. La pratica dei rimborsi fu inaugurata nel 1898 , quando i britannici estesero la propria amministrazione ai Nuovi Territori presi in concessione dal governo imperiale cinese e decisero di adeguarsi alla credenze degli abitanti dei villaggi. Nel 1949 , dopo la vittoria comunista, nella Cina il feng shui è stato abolito come superstizione . Ad Hong Kong la pratica è rimasta e tuttora diffusa.
Si stima che più o meno sette milioni di persone di Hong Kong si attenga ai principi del feng shui. Difficile è cercare di calcolare il numero die maestri di feng shui , che potrebbero essere diverse migliaia. La pratica è molto diffusa e potenzialmente molto redditizia. Una lezione di feng shui può costare circa 250 dollari all’ora.
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