Ad un anno dal delitto Scazzi, minuto per minuto tra cronache e realtà

E’ passato un anno dal sequestro di Sarah Scazzi. In questo hanno la vita dell’Italia è cambiata. Le notizie sono diventate quasi dei reality e, non c’è italiano che non abbia seguito con apprensione ed un tantino di morbosità il caso Scazzi ed i seguenti. Sappiamo tutto, persino la location della presunta casa “delle streghe e dell’orco”, un indirizzo, uno dei pochi che tutti ricordano, via Deledda, Avetrana. Tutti poi conoscono l’interno di quella abitazione più volte mandanta in onda e fotografata. Un anno di colpi di scena, misteri, lettere ed interviste. Gli audience dei talk shaw, le vendite dei giornali e persino i lettori dei nostri blog sono fortemente influenzati da un nome, quello di Sarah Scazzi, privata dalla vita in giovanissima età. Un giallo che ha lasciato attoniti tanti, troppi, un misterioso movente che ha fatto spendere ore di indagine e ricerca persino a sociologi e psicologi. Un tetro delitto che tanti dicono essere maturato all’interno della famiglia, in un clima quasi omertoso. La morte di una ragazzina senza colpe è l’unica cosa che resta indelebile, un corpo privato della vita e del pensiero per un movente assurdo che pare essere la gelosia.

Il 29 inizierà l’udienza, che si sa già non avrà sosta, giorno per giorno sfileranno nel tribunale di Taranto imputati, testi, esperti, avvocati e quanto altro. Le tv, i giornali ed i nostri blog dal 29 in poi batteranno migliai di notizie incentrate su Sarah Scazzi, la famiglia Misseri e quanto altro.

Il processo però avrà una certa velocità anche perchè il 14 ottobre scadranno i termini di custodia cautelare per uno dei principali imputati, Sabrina Misseri e, si presume che lei sarà la prima a giurare di dire il verò poi seguiranno quasi con certezza Michele Misseri e la moglie Cosima Serrano seguiti da alcuni parenti: il fratello e il nipote dell’agricoltore di Avetrana, Carmine Misseri e Cosimo Cosma.

Intanto la Procura di Taranto in un anno di indagini si è fatta le idee molto chiare: Sarah è stata uccisa in casa Misseri da Sabrina, aiutata dalla madre Cosima; Michele Misseri, insieme con il fratello e il nipote, si occupano della soppressione del cadavere, gettando Sarah in un pozzo in contrada Mosca, nelle campagne di Avetrana. Chiaro, per la pubblica accusa, sarebbe anche il movente del delitto: la gelosia di Sabrina per la cugina Sarah, che si era invaghita, come lei, dell’amico comune Ivano Russo. Ma ricordiamo anche che in questa inchiesta sfileranno sul banco degli imputati, ben 4 legali , una cosa rara e allora Vito Junior Russo, ex difensore di Sabrina Misseri, e Gianluca Mongelli sono accusati di favoreggiamento personale. Per Russo ci sono anche le accuse di intralcio alla giustizia e di soppressione di atti veri, quest’ultima insieme con la moglie e anche lei ex difensore di Sabrina, Emilia Velletri. All’avv. Francesco De Cristofaro, del foro di Roma, ex legale di fiducia di Michele Misseri, la Procura contesta invece il reato di infedele patrocinio ed infine ecco che verranno sentiti i personaggi della cittadina tarantina che sono, forse, a conoscenza dei fatti, quelli che ormai sono soprannominati “omertosi” , ovvero il fioraio Giovanni BUccolieri, i cognati Antonio Colazzo e Anna Scredo, la suocera dello stesso Buccolieri, Cosima Prudenzano, e l’imprenditore turistico Giuseppe Nigro.

Insomma un processo che segnerà la storia della giurisprundenza italiana, oltre che quella della cronaca e del reality news made in Italy

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