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Addio alle armi (e alle idee): uno sguardo parziale sulla Villain Comics

Creato il 07 giugno 2012 da Lospaziobianco.it @lospaziobianco

La fantascienza, elemento che avrebbe potuto spingere la storia verso uno sviluppo e un finale meno scontato, rimane molto in secondo piano al punto che la sua presenza è ininfluente e in alcuni punti pesa sulla credibilità delle scene.

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Il segno di Valerio Nizi, anche lui gravitante, come i due sceneggiatori, intorno alla , la rivista iComics e l’, si fa notare immediatamente e, soprattutto nei primi due-tre “rulli” di questa pellicola a fumetti, impressiona non poco. Un segno pastoso, a tratti sporco ed espressionista, in altri dettagliato ed efficace soprattutto nella rappresentazione statica del lento procedere di Harrison “Harry” Willis, desolato Popeye “sgarrupato”,

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L’impatto con la prima quindicina delle oltre settanta tavole disegnate da Nizi è più che positivo, da conclamato professionismo. Proseguendo però ci si perde: scene d’azione traballanti, pasticciate, mal celate da “effetti speciali”dati al computer, tecnologie e meccaniche poco studiate, qualche incertezza nelle anatomie e nelle scenografie: insomma un bel po’ d’immaturità intervallata da vignette che mantengono le promesse delle sequenze iniziali.

Dando una veloce scorsa al fumetto in oggetto si ha un’impressione generale buona, nella lettura vera e propria si palesa l’inconsistenza di fondo della proposta. Emergono allora due elementi, due keyword contenute nelle info scelte per presentare il progetto di autopubblicazione denominato Villain Comics: Image e Roberto Recchioni.
Se lo sventolare il vessillo Image da parte dei sei fondatori della Villain fa quantomeno sorridere, il nome del noto sceneggiatore romano, proveniente lui si da Major italiane (così come da realtà indipendenti di un certo successo) e assunto come “nume tutelare” dei sei sceneggiatori semi-esordienti, associato a questo fumetto di maniera va più contro che a favore della proposta, rimarcandone il suo post-modernismo a sfavore di un’identità che già di per sé è assai labile.

Rimane allora un personaggio come “Harry” Willis che vorremmo rivedere in un’avventura più personale, meno scontata e catturata su carta da un Nizi più costante.

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Abbiamo parlato di:
Addio alle armi
Giulio Gualtieri, Francesco Trentani, Valerio Nizi
Villain Comics, 2012
72 pagine, brossurato, bianco e nero – 8,00€

Riferimenti:
Villain Comics, il sito: www.villaincomics.it

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