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Addio allo stilista Ottavio Missoni

Creato il 09 maggio 2013 da Webnewsman @lenews1
Ottavio Missoni in una delle sue ultime fotoOttavio Missoni in una delle sue ultime foto

Un grande lutto nel campo della moda: stamattina, all'alba, è morto Ottavio Missoni, uno dei grandi stilisti italiani conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo non solo per per l'eleganza dei suoi capi, ma anche per la sua discrezione.

Nella nota diffusa dalla società alla stampa si legge: "Il Signor Missoni è mancato serenamente. La data e l'orario del funerale verranno comunicati a breve".

92 anni divisi tra famiglia e lavoro, e con una gran voglia di vivere la vita fino in fondo, tant'è che ieri sera, nella sua villa di Sumirago, nel Varesotto, ha ancora guardato un incontro di tennis trasmesso in televisione.

Ricoverato all'ospedale di Circolo di Varese per uno scompenso cardiaco, Missoni era stato dimesso il primo maggio in seguito alla sua insistenza, ma le sue condizioni erano comunque complicate. Dopo la scomparsa del figlio Vittorio a Los Roques, in Venezuela il 4 gennaio (l'uomo stava viaggiando con la compagna ed una coppia di amici su un aereo da turismo in direzione dell'aeroporto Simon Bolivar di Maiquetia, scalo della capitale Caracas, quando il mezzo, dopo il decollo, è scomparso dai radar e tutte le ricerche da parte della guardia costiera si sono rivelate inutili, ndr), l'imprenditore non si era più ripreso e aveva chiesto il silenzio stampa sulla vicenda, non volendone parlare.

Un duro colpo, quello, per un combattente di prima classe: arruolato durante la seconda guerra mondiale, Missoni venne fatto prigioniero degli inglesi e per 4 anni restò in Egitto ospite di Sua Maestà Britannica.

Un uomo dalle mille risorse, ostinato e caparbio, tanto da riuscire a costruire e fondare il suo impero, elemento essenziale per l'etichetta del Made in Italy.

Il sindaco di Sumirago, a nome di tutti i cittadini, si unisce al dolore della famiglia: “Ottavio aveva un rapporto profondo con la nostra comunità. Era sempre attento e la famiglia finanziava attività sportive e iniziative". E il parroco, don Daniele Gandini: “Siamo tutti colpiti, Ottavio era un nostro parrocchiano".

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