Siete già entrati nel mood di Halloween? Allora le foto di Adrien Laubé fanno per voi: una sovrapposizione tra visi di giovani ragazzi e ossa del cranio.
“Puoi avere un viso tra i più belli ma è solo uno strato di carne sopra un osso. Per alcuni questo può essere brutto, per altri è una bellezza nascosta.”
Si legge così nella didascalia di presentazione della sua gallery.
Una riflessione su cosa sia la bellezza e su quali basi si fonda un giudizio estetico.
Al di là del tema su cosa sia brutto e cosa sia bello, gli scatti di Adrien Laubè richiamano in maniera piuttosto palese le raffigurazioni sulla Vanitas che andavano tanto di moda nel Seicento europeo:quadri che avevano come tema l’effimera condizione dell’esistenza e la caducità della vita.
Allora come ora un senso di precarietà aveva investito l’Europa. Come un novello Pieter Claesz, Laubè fa riscoprire riflessioni e tematiche vecchie di quattro secoli.
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