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AERESIS. Una scura speziata.

Da Ilbicchierediverso
AERESIS. Una scura speziata.

Foto di IBD

Bere birra, lo sosteniamo da sempre, è la cosa più semplice che si possa fare ma anche la più difficile nel momento in cui si vuole davvero entrare nel mondo luppolato di questa bevanda.
Avventurandosi nel dedalo di micro-birrifici, degustatori, produzioni regionali e nazionali, tipologie e altro ancora, si resta un po’ spaesati e certamente la Corona con il limone a strozzarle il collo sembra essere la strada più facilmente percorribile.
Ma per fortuna, gli audaci stanno aumentando e la birra sta vivendo una vera e propria Golden Age che ci permette di bere bene e scoprire.

A proposito di scoperte ci arriva -grazie a un amico esperto di musica estrema e underground-questa AERESIS Black Indian Pepper Ale del birrificio indipendente ELAV, che ha ricevuto diversi riconoscimenti.
Oltre alla bellissima etichetta (ma tutta la produzione vanta un’opera grafica intrigante e musicale) abbiamo gustato un’equilibrata birra scura, capace di offrire al naso orzo, cioccolato amaro, erbacee sensazioni, una leggerissima tostatura di caramello, pepe macinato; al palato l’amaro è predominante ma non eccessivo, il pepe si sente nel giusto modo e arriva anche la speziatura indiana a dare manforte ad una bevuta di spessore ma non eccessivamente impegnativa nel meditarla. Un esatta misura di tranquillità e oltraggio sensoriale.

In accompagnamento alla birra una fumata con pipa artigianale Fassi e Scottish Flake della Robert McConnell, che con il suo gusto morbido e di frutta secca (fichi) è stato un buon controcanto alla scura di Elav.

Buona scelta
IBD
[email protected]


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