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Africa/ Costa d'Avorio e Gabon/ Cercando democrazia è di moda avere due presidenti

Creato il 27 gennaio 2011 da Marianna06

Anche se le ultimissime di pochi minuti fa  raccontano della folla, dispersa in malo modo dalle forze dell'ordine ,di coloro che sono i sostenitori di André Mba Obame, avversario di Alì Bongo nelle  ultime elezioni del 2009, in quanto esponente del partito di opposizione (Unione Nazionale) , molte cose sicuramente stanno per cambiare o cambieranno presto anche in Gabon.

Della Costa d'Avorio già sappiamo quanto è avvenuto e avviene e non attendiamo altro che la normalizzazione della situazione, perché il Paese reale possa riprendere il suo cammino verso lo sviluppo e la democrazia, nonostante tutte le difficoltà esistenti.

Ma anche del Gabon di Alì Bongo non  è poco quel che sappiamo.

Sappiamo, ad esempio, che era il "delfino" designato da sempre quando sarebbe sopravvenuta la morte di suo padre, come poi realmente si è verificato.

Sappiamo quanto la Francia se lo coccoli e gli faccia donativi ,senza risparmio, pur di depredare il suolo(legname pregiato e non solo) e sopratutto il sottosuolo(idrocarburi e minerali) del Gabon.

Li dove trova anche, guarda caso, manovalanza a prezzi stracciati per i suoi vantaggiosi affari.

Non sappiamo quanto siano credibili , in termini di  cammino verso la democrazia,le dichiarazioni di André Mba Obame, rifugiatosi a Libreville con il suo seguito nel palazzo, dove ha sede il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (UNDP).

Ma, dalle immagini trasmesse alla tv, constatiamo che ha  un viso simpatico e un sorriso cordiale.

L'esatto contrario di Alì Bongo.

E' chiaro che il sembiante in politica può essere tutto o niente, a seconda dei punti di vista(in Italia ne sappiamo qualcosina!!!) ma, al di là di questo, è notorio quanta poca democrazia vige oggi comunque in Gabon.

 E inoltre quanto basso sia il reddito lavorativo , la vita media per uomini e donne, la mortalità infantile e la scarsa scolarizzazione.

Obame dice : "Alì Bongo in Gabon come Ben Alì in Tunisia! Ossia fuori subito."

L'altro risponde:"Si stanno sovvertendo le istituzioni e minando le istituzioni repubblicane!"

Personalmente ,e con me molti altri più esperti di me di "cose africane" ,ci si augura che in Gabon si possa  davvero, a breve,dare avvio ad un lento ma certo processo democratico.

E sopratutto che il Paese non sia più nè un feudo della Francia, né Ali Bongo  il feudatario designato, cui tutto è cosentito, a dispetto di quelli che sono i diritti umani e civili, che invece andrebbero rispettati.

 

  a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

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