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Aggressione a San Bassano

Creato il 24 aprile 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

E’ incredibile ma un giornalista non può fotografare liberamente, non dico persone, ma semplici edifici visibili da tutti alla luce del sole, standone fuori, all’esterno, con i piedi su una strada provinciale, quella tra Formigara e San Bassano.

Erano forse le 20 di oggi quando arrivavo alla Lameri cereals per qualche foto e un breve filmato dell’esterno della ditta. Un dipendente – almeno così pare – mi chiede perché faccio delle foto. Non gli rispondo se non “così, fotografo dall’esterno”.

Infatti mi sono fermato pochissimi minuti e ho ripreso la ditta da diverse angolazioni. Non c’è molto da vedere. Dall’esterno non si vede nulla dell’interno, tranne un parcheggio con dei mezzi che recano il marchio aziendale.

E’ la ditta del marito del sindaco uscente, ecco perché ero lì. Ma non sono immagini di rilievo, è solo un contorno di un servizio sui lavori della palestra municipale, per la quale Lameri ha dato 500mila euro all’amministrazione.

All’improvviso un signore parcheggia la sua auto davanti alla mia, scende e pretende che io risponda alle sue domande e dà ordine al dipendente di segnarsi il mio numero di targa. In nome di quale diritto costui cerca anche di rompere la mia macchina fotografica? Che cosa si è messo in testa? Siccome non scatto ai suoi ordini, subito l’uomo usa modi verbali violenti. “Io voglio sapere perché lei fotografa”. Ma non c’è nulla da sapere su una riproduzione fotografico di ciò che è alla luce del sole ed evidente a qualunque passante.

Quando gli dico che sono un giornalista, lui risponde che non gli interessa. Credo che sia stato sincero. Il dipendente, che continuo a chiamare così per ipotesi, viene a dire che “prima ero su suolo privato”. Ma non c’erano divieti: ho parcheggiato un minuto all’interno, verso la strada, e poi ho fatto poche foto che chiunque può fare.

Un libero cittadino non può fare fotografie a edifici la cui facciata non dice nulla delle lavorazioni che avvengono all’interno, un giornalista con una macchina fotografica viene trattato come uno che deve chiedere il permesso di lavorare, quando al contrario ha il dovere di informare, anche se probabilmente non c’è alcun grave problema di cui dare notizia. E’ solo in corso la campagna elettorale, si discute.

Il diritto di informare sulla campagna elettorale e di dare semplici notizie – non segreti clamorosi – ma semplici informazioni sui rapporti tra la Lameri Cereals e il sindaco Cesira Bassanetti diventa un problema. Ecco il video.

 


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