Agon Channel. Simona Ventura presenta il palinsesto

Questa sera è stato inaugurato il nuovo canale televisivo albanese Agon Channel che prenderà poi il via con la programmazione lunedi prossimo, primo dicembre. Il presidente della rete Becchetti è stato chiaro. Con gli investimenti fatti in termini economici e di personale puntano a raccattare almeno l’un per cento di share. Praticamente fare più di Real Time e La7.
Obiettivo molto ambizioso, ma visto che tra tecnologie e contratti c’ha gettato 40 milioni di euro nel progetto, pompando i punti di share ambiti dovrebbe riuscire a raccimolarealmeno venti milioni di euro in raccolta pubblicitaria che lo farebbero respirare a pieni polmoni e permettersi di festeggiare l’anno di vita sul canale 33 e non fare la brutta fine di Vero Tv e perdere un pacco di soldi.
E proprio qui che il primo dubbio ci assale (non ho dormito stanotte). Possibile che canali trash e inutili si trovino nei primi nove tasti del telecomando e quindi facilmente raggiungibili anche da uno che fa zapping scoglionato sul divano ed altri canali che magari hanno qualcosa da dire stanno nelle retrovie rischiando di passare inosservate e fare brutta fine? Evidentemente si!
Altro dubbio che ci turba è quello della programmazione della nuova rete. Sarà così innovativa da farci arrivare a premere due volte il tasto 3? Servirà il dispiego di star del cinema come Nicole Kidman e della tv come Simona Ventura per attirare attenzione sulla nuova rete generalista che fa tanto Fininvest anni ’80?
A loro favore va il fatto che con poche risorse sono riusciti ad accaparrarsi volti noti, anche se non di primo piano, sfanculati dalle grosse reti e che hanno voglia di rivincita e di mettersi in gioco, e quello d’aver creato una programmazione abbastanza interessante per attirare un target giovane. In attesa di vedere la mitica intervista in inglese maccheronico di SuperSimo (che oramai lavora a giornata), andiamo ad analizzare nel dettaglio sta programmazione che ambisce all’1% di share, che in soldoni in prima serata farebbe sui duecento mila spettatori sintonizzati.Sul versante game show, capitanati da Pupo, avremo tre quiz: 1 canzone per 100mila, La fortuna fa 90 e A fior di pelle. Il primo gioco praticamente sembra un rifacimento di Sarabanda, il secondo è un 7 e mezzo televisivo (chi totalizza la somma 90 vince) e il terzo è un quiz basato sul body painting. A vedere la presentazione ispira giusto un minimo il primo programma presentato da Pupo che però essendo in preserale sarà schiacciato tra L’eredità e Avanti un altro.
Sul versante talent show si sono sbizzarriti. Ce ne saranno per ogni gusto come se non ci bastassero quelli che già ci sono in giro. Maddalena Corvaglia presenterà un talent sui Bodyguard con una giuria composta da Lory Del Santo e Jill Cooper. Manco a dirlo la Del Santo se li tromberà tutti. Mentre per il talent calcistico Leyton Orient (la copia del flop Campioni) seguirà le vicissitudini della squadra del presidente del canale con tanto di ospiti fissi del calibro di Berti, Galante e Collovati. Da seguire solo per gli strafalcioni assicurati. Chiude forse il reality più interessante, quello sulla vita di tre modelle seguite sul lavoro tra party e sfilate. Modelle Fuori.
Per il versante news invece è stato fatto il colpaccio. Sotto la guida di Antonio Caprarica ci saranno ogni due ore ben dieci minitelegiornali da quindici minuti l’uno, con tanto di programmi d’approfondimento. Lo sport invece sarà affidato a Giancarlo Padovan. Alla Luisella Costamagna invece sarà affidato un programma d’approfondimento politico sulla falsa riga di 30 minuti. Non ci s’inventa niente.
Infine c’è anche spazio per un telegiornale satirico alla Striscia la Notizia condotta da due speaker radiofonici di rds con Tutti pazzi per Fotticchia (anche qui vale il discorso di Pupo. In access prime time preferisco vedere l’originale e non la copia), dei reportage curati da Roberto D’Agostino che finalmente ritorna a rompere le balle anche in tv, e la Sabrinona Ferilli con il suo talk show Contratto. Che fa tanto Bruno Vespa quando faceva firmare i contratti col popolo ai suoi ospiti.
Insomma, probabilmente l’1% se lo sogneranno la notte ma alcuni programmi nel palinsesto potrebbero portare delle sorprese. Sulla carta il reality sulle modelle potrebbe essere interessante se danno un taglio editoriale preciso e ci fanno veramente vedere tutti i retroscena della moda e quello sulle guardie del corpo, vista la giuria, potrebbe regalarci perle di trashume. Staremo a vedere…