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Agrokor, i bond croati con scadenza 2020 e cedola al 9,125%

Da Mrinvest

La società Agrokor ha emesso un bond che ha già un buon successo sul secondario

Agrokor, i bond croati con scadenza 2020 e cedola al 9,125%Agrokor, società di distribuzione di cibo e bevande croata, ha emesso la scorsa settimana una obbligazione sul mercato da 560 milioni di euro, di cui 325 milioni denominati in euro ed il resto in dollari. Si tratta di una obbligazione con scadenza 2020 e cedola annua al 9,125%, staccata ogni primo febbraio.
Il successo dell’operazione è stato così evidente che già il bond Agrokor viene prezzato sul secondario a 102, ossia sopra la pari.

La società ha un fatturato di 27 miliardi di corone annui e 25 mila dipendenti, con un business che abbraccia Slovenia, Montenegro e anche l’Ungheria. Il rating, in verità, è basso, con Standard & Poor’s che le ha assegnato una “B”. Tuttavia, l’alto rendimento garantito dal bond Agrokor e la duration di 5,6 inducono a comprare il titolo, per quanto

è bene monitorare costantemente la volatilità del prezzo al fine di verificare come il mercato giudichi di volta in volta l’investimento.

Ma come mai i bond di una società privata hanno ricevuto una così calda accoglienza?
Dal 1 luglio 2013, la Croazia sarà lo Stato numero 28 della UE (Unione Europea). Probabilmente, grazie a questo fattore molto importante per la sua stabilità economica, i suoi titoli di Stato hanno messo a segno dall’inizio dell’anno rialzi anche a due cifre, come nel caso del bond 5,875% 2018, il cui corso è salito del 14%, per un rendimento effettivo a scadenza del 4,65%.

Sembra, dunque che la preferenza degli investitori per il bond Agrokor sia dovuta, non solo alle condizioni economiche positive della società, ma anche per lo scenario macro del Paese Croazia, che, sebbene stia vivendo una fase di crisi economica (Pil previsto in calo dell’1% nel 2012 e disoccupazione al 17%), dovrebbe riuscire, grazie all’ingresso nella UE e all’impegno del governo di Zagabria a mantenere il rapporto debito/pil sotto il 50%, ad incassare la fiducia dei mercati per il prossimo futuro.

D’altronde, la Croazia non è direttamente interessata alle turbolenze dell’Eurozona e gli alti rendimenti delle sue obbligazioni pubbliche e private, bond Agrokor incluso, non possono lasciare indifferenti gli investitori.


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